Per la recensione del terzo episodio ospitiamo due collaboratori esterni: Gabriele, che avete già conosciuto la settimana scorsa, e Simone, direttamente dal blog Ju Caffè.
Ringraziando entrambi per la disponibilità, vi invitiamo come sempre a mandarci anche le vostre opinioni all’indirizzo imperodisney@gmail.com !
La recensione di Gabriele
Il secondo numero di Potere e Potenza ha rappresentato un momento di passaggio, volto a presentare nuovi (e vecchi) personaggi, farci assistere al mutamento stilistico di PK e a porre le basi per questo terzo episodio. Il terzo ci catapulta nel pieno dell’azione, dove PK si ritrova ad affrontare non solo gli evroniani, sebbene già da soli sarebbero un “trauma”, ma anche i dubbi etici che avevamo visto cominciare ad affiorare nell’episodio precedente. Ma andiamo con ordine.
La prima tavola ci presenta due personaggi che conosciamo bene (uno dei quali già visto velocemente) e in poche vignette ci viene detto cosa è successo a Channel 00 negli ultimi anni: piccoli grandi cambiamenti che ci aggiornano sul quadro generale di quanto accaduto a Paperopoli dopo l’interruzione di PK2. Tale pagina serve solo da preludio per ripresentarci un PK impegnato in un duro addestramento coordinato dalla sempre più spigolosa nuova I.A. È a partire da questo punto che il seme gettato nel precedente episodio comincia a mettere radici. PK parte per l’Isola di Grimsey, a nord dell’Islanda, per cercare di impedire agli Evroniani di portare a termine il loro folle e pericoloso progetto. Appena arrivato sull’isola PK viene a sapere della scomparsa di una bambina ad opera dei “Troll” e parte in quarta per salvarla contro il volere di “Omega” (lo chiameremo così per comodità, ma in realtà non ha nome).
Nel proseguo della vicenda vediamo i due alleati continuare a non trovare una linea d’azione comune: da un lato il nostro supereroe non riesce ad accettare di dover sacrificare le vite di pochi per un bene più grande, dall’altro “Omega” spinge per soluzioni drastiche, scelte difficili e continua a far aleggiare sul nostro eroe il fantasma di un possibile e quanto più probabile fallimento. Artibani, coadiuvato dalle tavole di un ispiratissimo Pastrovicchio, sfrutta questo terzo episodio per far sostenere a Paperinik la tipica prova che tutti gli Eroi, nel corso delle loro storie, prima o poi si ritrovano ad affrontare: capire qual è la linea da non superare, dove finisce l’eroe e comincia l’essere come i cattivi. Leggendo, non ho potuto far a meno di ricordarmi di Buffy quando nella puntata finale della quinta stagione non riesce a sacrificare sua sorella per la salvezza del mondo. Buffy scelse di sacrificare se stessa alla fine.
Possiamo dire che le scelte di PK sembrano portare ad una risoluzione simile: esclude “Omega” dal contatto audio per cercare di salvare gli abitanti dell’isola, fallisce e torna alla Ducklair Tower dove scopre di esser stato seguito dagli Evroniani. L’uso eccessivo di alcuni strumenti della tuta hanno esaurito infatti l’energia della stessa permettendo agli Evroniani di rintracciarlo. Torniamo quindi alla scelta fatidica del primo episodio che potrebbe costargli la vita (cosa che naturalmente non accadrà): affrontare gli Evroniani o distruggere il Grattacielo, soluzioni entrambe pericolosissime e non solo per se stesso. Ci troviamo insomma davanti ad un Pikappa che non riesce a rientrare nel suo vecchio costume, incapace di fare le scelte drastiche che “Omega” ritiene indispensabili. Il nostro Eroe è solo e non sa quale strada prendere, sente il peso del fallimento e la mancanza di un alleato con il quale fare gioco di squadra. E’ un “piccolo fragile papero” solo, diviso tra ciò che va fatto e ciò che lo rende un Eroe.
Ad Artibani e Pastrovicchio non si può che fare i complimenti: una storia intensa e ben articolata, degna dei migliori numeri di PK. E forse anche migliore.
La recensione di Simone
(Segui Simone su Ju Caffè QUI e QUI)
Ed eccomi qui a parlare della terza, magnifica puntata della saga di Potere e Potenza partorita dalla fervida mente di Francesco Artibani e dall’estro artistico di Lorenzo “Trauma” (citato abbondantemente in questo episodio) Pastrovicchio e colorata dal bravissimo Max Monteduro!
L’asse pikappico storico torna per raccontarci attraverso questa saga il personaggio che fu Paperinik dagli Anni ’90 in poi: rovesciando dunque parzialmente il canone Disney. L’intento rimane sempre lo stesso: proporre storie dal tono più maturo per accontentare i nostalgici quanto esigenti pkers e far conoscere questo mondo ai novizi che, ormai incuriositi, stanno seguendo le gesta del papero mascherato!
La storia si apre con Angus Fangus intento a dimettersi. Davanti a lui vi è uno stupito Ziggy (vi dice niente?) ormai direttore del giornale 00 News! A seguire vi è una sequenza dove Artibani ha citato una storia di Spidey disegnata ai tempi da Steve Ditko. Cosa ormai nota per tutti gli appassionati di comics e non solo. Il Nostro farà rotta sull’isola islandese di Grimsey per sventare il piano diabolico dell’ altresì diabolico scienziato Fairfax (occhiolino per i pkers), il quale ha costruito il motore gravitazionale di cui “degli alieni di nostra conoscenza” si serviranno per distruggere la terra.
Qui ci si prepara dunque per quella che sarà una avventura dalle tinte inedite (e di conseguenza spettacolari) per molteplici motivi: perché lo scenario esotico è terreno fertile per la matita di Lorenzo Pastrovicchio (ma di questo se ne parlerà tra qualche riga) e perché si riderà come non mai a certe gag che reggono benissimo l’atmosfera pikappica. Il papero sfodererà il nuovo armamentario per sconfiggere i malvagi evroniani, e per vedersela con una, o meglio, con delle vecchie conoscenze affrontate nello storico numero dieci di PKNA. Vedrete voi di chi stiamo parlando. Successivamente allo scontro il Nostro torna a casa… ma (c’è sempre un ma in una grande storia) la fatidica scelta posta nel sondaggio terminato qualche giorno prima porrà delle drastiche (?) conseguenze alla storyline di tutto l’universo pikappico.
La verve narrativa di Artibani va sempre in crescendo e nella terza puntata palesa tutta l’arguzia e il divertimento che ha riversato. Le battute al punto giusto e la tensione coadiuvata da un sempre più strepitoso comparto grafico del Pastrovicchio tengono incollati pkers e non. La colorazione di Monteduro non ha bisogno di ulteriori commenti in quanto eccelsa e abbacinante per lo scenario islandese e non solo. Il climax delle ultime pagine è di un livello ragguardevole: strizza l’occhio ai pkers e, come già detto, anche a chi non avesse mai aperto un albo di Pikappa.
Insomma, per seguire questa saga ci sono tutti i presupposti. Ci avviciniamo a grandi passi al finale decretato dai lettori sul sito di Topolino. A quali sorprese assisteremo nelle ultime pagine? Ma soprattutto quanto si sarà sbizzarrito Lorenzo Pastrovicchio?
Son domande che fanno riflettere non poco. Potere e Potenza!