Con il caldo che fa gradiremmo senza dubbio tutti una bella rinfrescata! Magari la Regina più famosa del momento, custode del potere del ghiaccio, potrebbe venire a farci visita… giusto il tempo di raffreddare un po’ l’aria! A chi non piacerebbe un’estate “Frozen”?
Se è davvero questo il vostro desiderio, non vi resta che fare rotta per Disneyland Paris dove è in corso, appunto, la “Fête Givrée” (fino al 13 Settembre): Elsa, Anna e tutti i loro amici sono pronti a regalarvi un pizzico di magia grazie ai nuovi spettacoli ispirati al lungometraggio Frozen – Il Regno di Ghiaccio (qualcosa avevamo annunciato QUI).
Per prima cosa: quando si possono incontrare le protagoniste assolute della celebrazione? Se è vero che già da più di un anno le sorelle reali di Arendelle e Olaf sfilano ogni giorno durante la parata pomeridiana, “La Magie Disney En Parade”, quest’estate potrete vederle percorrere lo stesso tragitto a bordo della loro carrozza per ben tre volte al giorno: si tratta dell’ “Hommage à La Reine Des Neiges” (o “Frozen: A Royal Welcome”). I bambini accoglieranno il passaggio del bianco e in parte ghiacciato calesse, trainato da due splendidi cavalli in carne ed ossa, con fermento ed entusiasmo. Mentre saranno intenti a salutare le loro meravigliose beniamine, in sottofondo sarà possibile ascoltare versioni strumentali delle canzoni del lungometraggio o, il più delle volte, la famosa versione multilanguage di Let it Go. La particolarità di questa piccola promenade è che non sfila sempre nello stesso senso come accade per la parata quotidiana, pur restando sullo stesso percorso.
Ma è Frontierland l’area invasa maggiormente dal regno di Arendelle. La zona in prossimità della Frontierland Depot, il Cottonwood Creek Ranch (QUI), è stata convertita nell’Arendelle Marketplace. Provenendo dal “Fuente Del Oro Restaurante” in direzione della stazione, una grande arcata con su scritto “Frozen Fun – Fête Givrée” segnerà l’ingresso in questa piccola area nuova di zecca. La musica cambia, ai lampioni sono fissati piccoli stendardi con sopra lo stemma della casata della Regina Elsa e perfino le pattumiere sono decorate con motivi che ricordano il suddetto blasone, il ghiaccio e la neve. Ma ecco che sulla destra appaiono gli edifici che caratterizzano questo spazio a cominciare dal “Wandering Oaken’s Trading Post”. Diversamente dal suo omonimo animato, questo store non venderà corde o carote, bensì bambole, pupazzi e vestiti targati Frozen. Non si tratta di un negozio nel quale è possibile entrare: in realtà è un piccolo punto vendita più somigliante a un chiosco; gli articoli sono esposti nello spazio all’aperto antistante o sugli scaffali alle spalle della cassa.
Restando in tema di chioschi, continuando a camminare, ce ne troveremo un altro, bianco, di fronte. Qui potremo comprare deliziose leccornie anch’esse ispirate al 53° Classico Disney. Si va dai cupcakes, alle mele caramellate, alle ciambelle, alle granite e molto altro ancora. La nostra piccola consumazione potrà essere assaporata seduti comodamente ai tavolini situati di fianco al “Wandering Oaken’s Trading Post”.
Trai due casotti, un porticato con su scritto “Marketplace”, ci darà accesso all’ultima parte di quest’area. Proprio davanti a noi apparirà un divertente punto fotografico dove, seduti su di una slitta, potremo farci scattare una foto in compagnia di una statua raffigurante Sven e Olaf mentre fanno capolino da una piccola apertura nello steccato sullo sfondo. Infine, sulla sinistra, il “Royal Couturier”. Esperti truccatori e parrucchieri faranno assomigliare le piccole ospiti del parco ad una delle due sorelle della famiglia reale di Arendelle. Il servizio è chiaramente a pagamento, con diverse tariffe a seconda del trattamento selezionato: il “Pack Beauté”, che prevede soltanto trucco e acconciatura, costa 55€; il “Pack Château”, comprensivo anche di vestito della principessa prescelta, costa invece 120€. Perfettamente somiglianti a una delle due protagoniste di Frozen, alle bimbe sarà anche scattata una foto (non compresa nel prezzo) davanti a un esclusivo fondale.
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La domanda che ci si potrebbe porre è perché proprio Frontierland è stata scelta per ospitare l’Arendelle Marketplace e nello specifico perché il Cottonwood Creek Ranch. Oltre ad essere uno spazio pressoché inutilizzato, grande influenza sulla decisione l’ha avuta sicuramente la presenza del Chaparral Theatre proprio lì accanto. In questo spazio, infatti, è in scena, sempre in occasione della “Fête Givrée“, il nuovissimo spettacolo “Chantons La Reine des Neiges” (o “Frozen Sing-along”). La prima cosa che colpisce, oltre alla bellissima scenografia che riproduce un’ambientazione montana innevata, con abeti, scalinate e grossi muri di neve, è la presenza sul palco di alcuni schermi. Inizialmente vi sono proiettati sopra dei paesaggi, ma dopo capiremo per bene la loro funzione principale. Sulle note della traccia Vuelie, proprio come in apertura del lungometraggio, inizia lo spettacolo (dopo un piccolo pre-show durante il quale alcuni ballerini “testano le voci e l’entusiasmo” dei vari settori di pubblico). Facciamo subito la conoscenza di due simpatici abitanti di Arendelle, pronti a darci il benvenuto al loro “Festival dell’Inverno”, insieme alla principessa Anna intenta a cercare Olaf. Ed ecco partire For the First Time in Forever (notare come i due performer principali cantino live tutte le canzoni). Quindi Anna e i suoi amici ci chiedono di aiutarli a preparare una una grande sorpresa per la Regina Elsa. È il momento di far iniziare il vero e proprio “sing along” con Do You Want to Build a Snowman?, e di svelare la funzione principale degli schermi: essendo un karaoke, o per meglio dire un “canta con noi”, vi vengono proiettate alcune scene del film con il testo delle canzoni in sovrimpressione. La cosa davvero interessante è che sui vari schermi le parole appaiono in diverse lingue, non solo in francese e inglese. A questo punto vengono a salutarci anche Olaf e Kristoff, impegnati come gli altri ad organizzare la sorpresa per Elsa. Ed ecco partire In Summer, durante la quale i ballerini lanciano alcuni grossi palloni gonfiabili tra il pubblico: è un divertimento per tutti, mentre si canta, cercare di toccarli per poi farli rimbalzare da qualche altra parte!
Quindi Love is an Open Door, con tanto di sottotitoli differenziati per la linea di canto maschile e per quella femminile. Stavolta i ballerini girano tra gli spalti con un microfono, chiedendo, soprattutto ai più piccini, di condividere la propria voce con il resto degli spettatori. Tutti i personaggi incontrati rientrano in scena… e quale miglior modo per far contenta la Regina Elsa se non cantarle la sua canzone preferita, Let it Go? Anche durante questa esibizione un microfono viene portato tra il pubblico, ma stavolta sugli schermi laterali appaiono le immagini girate in diretta degli spettatori intenti a cantare. Ma ecco che sull’ultimo ritornello, lo schermo principale inizia a scomparire verso l’alto per concentrare l’attenzione su di un piccolo cucuzzolo di montagna rimasto nascosto fino ad ora: da lì, magicamente, ecco apparire Elsa in tutta la sua bellezza e in tutta la sua magia; e infine, fiocchi di neve iniziano a cadere nel teatro accompagnati da qualche gradevole soffio d’aria fredda. Elsa ringrazia tutti e propone un bis dell’ultima parte della sua canzone, sempre accompagnato da neve e da magici getti di fumo, per poi salutare tutti i presenti.
Uno spettacolo che cerca a tutti i costi l’interattività non solo invitando il pubblico a cantare, ma anche intrattenendolo con simpatiche trovate come quella dei palloni o addirittura permettendogli in qualche modo di essere parte dello show. È sempre molto divertente vedere sulla scena le immagini del pubblico catturate in diretta dalle telecamere: bimbi intimiditi dal microfono oppure sicuri di sé che si lanciano nel cantare a squarciagola le loro canzoni preferite, genitori ben dentro lo spirito dello spettacolo che cantano ognuno nel suo personalissimo modo, e così via. E non mancano piccole improvvisate come sul “Will you marry me?” pronunciato da Hans durante Love is an Open Door, al quale molti dal pubblico sentono il bisogno di rispondere con un potente “Nooooo!”, consci di come andranno a finire le cose tra Anna e il Principe verso la fine del film. Ultima cosa: le piccole ospiti trasformate grazie ai professionisti del “Royal Couturier”, in tante Anna ed Elsa in miniatura, avranno riservato un posto nelle prime file del teatro per assistere allo spettacolo (quindi sarà più probabile vederle comparire sullo schermo o sentirle cantare ai microfoni portati in giro dai ballerini). Lo show viene messo in scena per 12 volte durante l’arco della giornata: 6 in francese e altrettante in inglese.
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Siamo alla chiusura del parco, e non può certo mancare il gran finale, il “Disney Dreams” (che trovate recensito QUI). Per l’occasione Let it Go è stata aggiunta tra i segmenti dello spettacolo: mentre Elsa sarà intenta a cantare, il Castello si trasformerà prima nella possente Montagna del Nord e poi, coerentemente con la scena tratta dal lungometraggio, nel Palazzo di Ghiaccio costruito dalla Regina. Fuochi d’artificio e fontane accompagneranno le movenze della protagonista, proprio come se si trattasse della neve che viene creata dalle sue mani. Certamente un momento di grande partecipazione soprattutto per i più piccoli che, ormai, conoscono questa canzone a memoria e possono cantarla in ogni occasione. A fare le spese di questa modifica è Merida, che perde la sua Touch the Sky (ma che, piacevolmente, compare comunque nel finale su You Can Fly).
Prima del Dreams però è da segnalare forse il momento più poetico di tutta la “Fête Givrée”. Nel buio, mentre siete in attesa del grande spettacolo finale distribuiti nella Central Plaza e su tutta Main Street, ecco partire delle bellissime versioni orchestrali delle canzoni di Frozen, sulle cui note, in modo elegantissimo e suggestivo, con qualche luce blu d’atmosfera e qualche piccolo movimento dei led bianchi che tappezzano le torri del Castello, le fontane inizieranno a volteggiare, regalando un’esperienza di una delicatezza indescrivibile e sicuramente molto molto suggestiva.
Insomma, chiamatela pure “Fête Givrée”, “Frozen Summer Fun” o “Estate Frozen”, ma è consigliatissima una visita al Disneyland Park per poter prendere parte a questi unici e sensazionali festeggiamenti. Che voi siate fan o meno del 53° Classico Disney, l’entusiasmo di tutti i presenti, soprattutto dei bambini, sarà talmente contagioso da arricchire con un’ulteriore dose di gioia e spensieratezza la vostra già magica esperienza a Disneyland Paris.