Amber, Alice e Andrea sono studentesse della prestigiosa London International High School, una scuola frequentata da ragazzi e ragazze di tutto il mondo. Le tre non si conoscono personalmente, ma sanno tutto l’una dell’altra: merito di Real Life, il popolarissimo social network a cui sono iscritti tutti gli studenti. Non essere su Real Life, alla London International High School, significa non essere nessuno.
Le tre ragazze, diversissime tra di loro, si ritrovano per tre motivi differenti in punizione insieme nella biblioteca della scuola e hanno occasione di conoscersi, scoprendo di avere qualcosa in comune: il sogno di innamorarsi del ragazzo perfetto. Così, decidono di inventarlo loro stesse, creando su Real Life il profilo fake di Thomas Anderson, il ragazzo con tutte le qualità che vorrebbero. Inspiegabilmente, il giorno dopo a scuola arriva un nuovo compagno: si tratta proprio di Thomas.
Questa in breve la trama del primo episodio di Real Life, nuova testata mensile targata Panini/Disney, arrivata in edicola giovedì 22 maggio (ve ne avevamo già parlato brevemente QUI).
L’albo si compone di 54 tavole, tre pagine doppie con le schede di presentazione delle protagoniste e due pagine di test. Il fumetto, scritto da Alessandro Ferrari e disegnato da Alberto Zanon, è dunque il cuore di questo nuovo progetto.
Real Life è indirizzato a un target prevalentemente femminile, indicativamente di età compresa tra gli otto e i dodici anni. Tuttavia, sono presenti numerosi fattori che sapranno incuriosire anche altri tipi di pubblico e che rendono l’acquisto del primo volume assolutamente consigliato. In primo luogo l’ottimo comparto grafico: i disegni sono molto curati e presentano uno stile realistico, diverso da quello cartoonesco disneyano a cui siamo abituati. Ho apprezzato in particolare il design di Amber, ma tutte e tre le protagoniste sono molto espressive. Le loro emozioni vengono inoltre rappresentate attraverso le “emotidolls”, dei pupazzetti stilizzati che esprimono ciò che Amber, Alice e Andrea pensano veramente. Nel complesso si tratta di una scelta simpatica, anche se talvolta possono risultare invadenti (ad esempio, la emotidoll di Alice spezza quello che è probabilmente l’unico momento di tensione della storia).
In secondo luogo, le tre protagoniste appaiono ben caratterizzate, per quanto ognuna rappresenti un “tipo” e quindi uno stereotipo delle adolescenti moderne. Nello specifico: Amber è la reginetta di Real Life, una ragazza tutta apparenza e poca sostanza, a cui piace essere viziata, ammirata e desiderata, ma che nasconde in realtà una sensibilità particolare; Alice è la sognatrice, quella sempre con la testa tra le nuvole, impacciata e imbranata, ma bravissima nello sport; infine ad Andrea piace studiare, ed è la classica secchiona sempre un po’ sulle sue, con la segreta passione per la fotografia. Sicuramente avranno modo di diventare personaggi più complessi con l’evolvere della storia, ma mi sento di sottolineare come questo tipo di caratterizzazione sia in qualche modo anche un pregio. Per quanto stereotipate, le tre protagoniste rappresentano effettivamente tre modelli in cui ogni ragazzina può proiettare sé stessa o la ragazza che vorrebbe essere. Gli autori sono stati dunque in grado di individuare tre “ragazzine tipo”, che sicuramente sapranno coinvolgere le lettrici. Il fatto che si tratti, poi, di un gruppo multiculturale, contribuirà ancora di più all’effetto immedesimazione.
Infine, il mistero con cui si conclude il primo episodio lascia sicuramente ampie possibilità agli sceneggiatori. La storia ha un taglio realistico e la magia non c’entra nulla (non siamo più su W.I.T.C.H.!): sarà curioso scoprire come e perché Thomas Anderson è apparso a scuola.
Potete acquistare Real Life in edicola al prezzo di 2.50 euro.