Questa mattina, avendo dormito poco e male durante la notte appena conclusa, ho aperto l’applicazione di Facebook dal mio cellulare sperando di scacciare i brutti pensieri che non mi avevano permesso un regolare sonno con qualche notizia. Devo dire che il tentativo di star meglio è fallito. Amici, gruppi, pagine ed il mondo intero piangeva la scomparsa di un grande uomo: Robin Williams.
Nato come attore teatrale ed accolto successivamente a braccia aperte sia dalla televisione che dal cinema, sono indubbi il talento, l’ironia e la bravura, di questo personaggio stravagante, messi a disposizione del mondo intero.
L’anche comico, esordì in casa Disney nel 1980 con il film Popeye – Braccio di Ferro, co-prodotto con la Paramount Pictures. Il film, seppur discreto, non ebbe particolare successo. Si riprese, però, nel 1987, con il successo di Good Morning, Vietman, produzione della Touchstone Pictures, divisione della Disney Company. Successivamente, nel 1992 e poi nel 1996 con il sequel dei DisneyToon Studios, Aladdin e il Re dei Ladri, l’attore americano ha dato il meglio di se diventato l’amico che tutti vorrebbero, donando la sua iconica voce al personaggio del classico Aladdin, il Genio. Senza dubbio è riuscito a plasmare in modo quasi perfetto una delle miglior spalle che un film d’animazione abbia mai avuto. Tuttavia, anche se pochi sono al corrente di questi dettagli, l’attore ebbe dei problemi con la Casa del Topo, situazioni spiacevoli legali che furono risolte dopo il licenziamento dell’allora responsabile degli studi Jeffrey Katzemberg, e grazie al nuovo dirigente, Joe Roth, che chiedendo scusa pubblicamente, seppur a distanza di anni, riuscì a convincere Robin Williams a cimentarsi in un nuovo film, Jack, della Hollywood Pictures, una delle divisioni della Company. Negli ultimi anni, invece, è stato presente per due film dei Walt Disney Pictures Studios, nel 1997 in Flubber – Un Professore fra le Nuvole, e nel 2008 in Daddy Sitter, con il collega John Travolta.
Oltre a questi, chiaramente, di successi ne ha avuti molti. La critica l’ha sempre premiato, il pubblico osannato ed il mondo amato. In una giornata come questa è inutile lottare egareggiare a “chi lo ama o lo conosce di più”. Al contrario è utile solamente ricordarlo e diffondere la propria filosofia il più possibile. Attraverso le sue più grandi citazioni, i suoi momenti migliori, i suoi più grandi film. E se possibile, ridendo, perché son certo che Robin Williams avrebbe voluto così.
Lo ricorderemo come eterno fanciullino, come genio della risata, come professore del divertimento o come generale o presidente degli Stati Uniti d’America, ma son certo che lo ricorderemo soprattutto come un grande uomo. A te, Robin.
O Captain! My Captain! Rise up and hear the bells;
Rise up-for you the flag is flung-for you the bugle trills;
For you bouquets and ribbon’d wreaths-for you the shores a-crowding;
For you they call, the swaying mass, their eager faces turning.
– Walt Whitman.