Dalla fantasia di due autori come Stefano Intini e Corrado Mastantuono, che ben conosciamo per le loro collaborazioni sulle pagine di Topolino, è nata l’idea di questo splendido volume “Il Piccolo Pierre, Storie Disordinate” che la nota casa editrice italiana Tunuè ha deciso di dare alle stampe.
La storia si sviluppa seguendo le avventure di Pierre, un bambino molto intelligente e curioso che però ha qualche problema a socializzare con i compagni della sua stessa età.
Pierre non ha disturbi comportamentali, semplicemente non si relaziona bene con i suoi coetanei. Lui ha interessi diversi, più eruditi se vogliamo. E l’avere come angelo custode un diavoletto di nome Pilar certamente non lo aiuta!
Esteticamente opposti, Pierre e Pilar non hanno molto in comune anzi non hanno proprio niente.
Pierre, è saggio, ordinato, ubbidiente e pacato, il secondo, il suo alter ego, è al contrario impulsivo, caotico, sfrontato e, a volte, irriverente.
Ma come in tutte le più grandi coppie le singolarità e le peculiarità dei due personaggi si integreranno nel corso di questa splendida avventura e riusciranno finalmente a trovare un equilibrio a queste loro differenze, ad aprirsi l’uno con l’altro, risolvendo finalmente una difficile coabitazione e trasformando le loro debolezze in carte vincenti.
La famiglia, l’avidità umana, l’ecologia e l’ambiente sono i temi portanti della narrazione che si sviluppano e intrecciano fra di loro risultando perfettamente equilibrati nello sviluppo della storia e assolutamente comprensibili sia ad un lettore più adulto che ad un lettore di tenera età.
Il piccolo Pierre è senza alcun dubbio un bambino in grado di diventare l’eroe moderno dei più piccoli e il tenero amico dei più grandi.
Impeccabile, poi, la parte grafica, fra colori sgargianti, paesaggi dettagliati e l’accattivante design dei personaggi.
La storia, pubblicata nella collana “Tipitondi” è preceduta da una inverosimile e a volte esilarante presentazione sulla nascita dei protagonisti in cui Mastantuono si diverte in una parodia dei personaggi e degli autori stessi con l’ironia che abbiamo trovato nella lunga avventura.
L’edizione ospita dei meravigliosi contenuti e studi grafici di preparazione dei protagonisti, anche nelle primissime versioni in cui i due erano degli anatroccoli antropomorfi e degli splendidi omaggi che con delle reinterpretazioni di Pierre e Pilar da parte di professionisti di assoluto valore (Marco Gervasio, Silvia Ziche, Claudio Villa, Marco Soldi, Giorgio Cavazzano e altri).
Una volta chiuso il libro la nostra testa, speranzosa di poter leggere molto presto nuove avventure, non potrà fare a meno di chiedersi cosa stiano facendo quel bambino e il suo diavoletto.