Se il primo capitolo ci aveva lasciato decisamente con l’amaro in bocca, mostrandoci semplicemente Cars… con le ali! Dal film dei Pixar Animation Studios, infatti, Planes doveva trarre ispirazione solo a livello stilistico e non tematico. Planes 2 – Missione Antincendio, invece, è decisamente un punto di svolta per la saga che vede Dusty come protagonista oltre che per i DisneyToon Studios.
Il film che sarà nelle sale italiane dal 29 Agosto, ha un’animazione simile al lungometraggio dello scorso anno, limitata e piuttosto statica ma compensata da discreti scenari in grado di stupire il pubblico più piccolo con il sapiente l’utilizzo dei colori e soprattutto con quello ottimo degli effetti speciali. La visione di questo sequel, infatti, non ci ha sorpreso per l’aspetto tecnico quanto per quello tematico e, se mi è concesso confessarlo, di recente non accade spesso nei film d’animazione.
L’uso modico del 3D, evidente solo grazie al fumo, al fuoco ed alle acrobazie degli aeroplani protagonisti della pellicola, ed alquanto inutile e dimenticato nelle restanti scene, è perfettamente contrapposto ad una serie di temi che mai avremmo sognato di vedere in un film di questo genere, con un simile budget ed una aspettativa piuttosto bassa.
Era scontato, un po’ per tutti, giocare nuovamente sui veloci temi delle gare e delle corse… ma il punto di forza di questo film è proprio questo: il fatto che il povero Dusty non può più gareggiare. Perché? Perché il suo motore è guasto e non può esser riparato in nessun modo nonostante i numerosi sforzi. Questa è la causa del repentino cambiamento del nostro eroe, che da corridore provetto, per porre rimedio ad un errore commesso in un attimo di sconforto e rabbia si troverà a lasciare la sua ridente cittadina per diventare un aereo-pompiere nel parco di Piston Peak. C’è dunque un evoluzioni dei temi del primo film. Il superamento dei limiti “mentali” diventa un superamento dei limiti “fisici”, in un certo senso il superamento di quella che nel nostro mondo può esser vista come malattia. E se crollato il sogno di competere ad alta velocità, Dusty si crea un nuovo sogno, quello di aiutare le persone in difficoltà, come lui forse, e diventare un vero eroe. Perché c’è una grande differenza fra l’esser gli eroi venerati da un grande pubblico, che forse dovrebbero esser chiamati “idoli”, e fra i veri eroi, quelli degni d’esser così appellati, che rischiano la loro vita ogni giorno, incendio dopo incendio, per salvare persone (o macchine) e luoghi unici ed indimenticabili.
La solidarietà, l’amicizia ed il sacrificio sono aspetti di questa pellicola contrapposti in modo piuttosto evidente alla bramosia, l’invidia e l’egoismo che il freddo denaro e lo spietato commercio hanno portato con se. Tutto può essere distrutto, ma solo i migliori sono in grado di rinascere dalle ceneri. Il phatos che queste tematiche portano con loro è forte ma risulta esser ben spezzato con l’ironia, semplice e divertente come quella del film del 2013, che gestita dall’ottima regia di Bobs Gannaway (Trilli e Il Segreto delle Ali) non farà mai annoiare il pubblico più piccolo, così come non faranno mai stancare il pubblico adulto.
Poi, la colonna sonora composta del veterano Mark Mancina (Tarzan, Koda Fratello Orso, Planes ed il futuro Moana) riesce a rendere il film adrenalinico e commovente quanto basta, senza mai eccedere. Inoltre, i due brani inediti composti da Brad Paisley e da Spencer Lee, garantiscono piacevoli momenti rock-country.
Con un finale inaspettato che apre infinite possibilità per il terzo film già annunciato e programmato per il prossimo anno, Planes 2 – Missione Antincendio è un sorprendente film di qualità e sani valori che non possiamo non consigliarvi. La dimostrazione di come anche i DisneyToon Studios, ricordati fino ad oggi solo come gli studi in grado di realizzare banali sequel e commerciali film, possono saper intrattenere e stupire. Pronti per volare in sala?
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