La nostra lettrice Sofia e i suoi amici hanno provato un curioso esperimento: fare una maratona di tutti i film Pixar con lo scopo di provare la veridicità o meno della teoria Pixar di Jon Negroni!
Non sapete di cosa stiamo parlando? Sarà la stessa Sofia a illustrarvi il tutto…
Quasi un anno fa, sfogliando fra i post della pagina Impero Disney mi sono imbattuta in un articolo che parlava della presunta teoria Pixar. Secondo l’autore Jon Negroni, tutti i film dello studio di Luxo sono collegati tra loro, cioè ambientati nello stesso universo ma in tempi diversi.
Incuriosita da quella storia, mi sono letta tutta la teoria, cercando di capire ogni singolo passaggio logico. Non è stato facile collegare mentalmente tutti i film tra loro, soprattutto perché alcuni non li guardavo da tempi immemori. L’unico film che avevo visto spesso era stato Cars, sia il primo che il secondo, perché il mio fratellino di tre anni lo guardava minimo tre volte al giorno e, anche se ormai ero esasperata di vedere Saetta McQueen vincere la sua Piston Cup, mi sono messa comunque a guardarlo con occhio critico per cercare di vederci qualche indizio nascosto che potesse confermare la teoria. All’epoca mi sono accorta solo del ristorante di Ratatouille sullo sfondo quando Cricchetto va a Parigi. Niente altro.
Quest’estate, quindi, ho deciso di fare una maratona notturna con alcuni amici e il mio fidanzato. Mi è balenata un’idea in testa: guardare tutti i film della Pixar secondo l’ordine della teoria. La maratona sarebbe durata in tutto un giorno intero: 23 ore di cartoni, uno dietro l’altro. Chissà come mai ci siamo ritrovati solo in quattro quella sera…
Comunque, con una scorta enorme di patatine e Coca Cola, il 4 luglio abbiamo intrapreso questa incredibile esperienza. È stata una delle giornate più belle della mia vita perché ho finalmente rivisto cartoni che non guardavo da quando ero piccola, come Toy Story o Ratatouille. Sono tornata bambina per un giorno… anche se con due occhiaie da far paura.
Da Brave a Monsters & Co. abbiamo seguito minuziosamente ogni scena per cercare di trovarvi i collegamenti con gli altri film. Il filo conduttore che più o meno potrebbe unirli tutti è il furgoncino del Pizza Planet Express, presente in quasi tutti i cartoni dopo Toy Story. O la Dinoco, sempre in Toy Story e Cars (dove però il logo è cambiato). Abbiamo notato anche che in ogni film è presente la scritta “A113”, che si dice fu la classe storica dove studiavano i disegnatori. Invece, nel film Toy Story 2, quando Ham gira velocemente i canali per trovare lo spot della Al’s Toys, le immagini che si vedono sono i primi esperimenti di computer grafica. Si tratta dei primi corti Pixar, come Tin Toy, Le avventure di André e Wally B., Luxo Jr. e altri.
Arrivati a Monsters & Co e dopo 23 ore insonni, avevamo ormai gli occhi che si chiudevano, ma eravamo comunque felici di aver condiviso insieme quella pazza esperienza.
Vedere i film tutti insieme mi ha dato modo di verificare se la teoria di Negroni fosse fondata o solo campata per aria. Devo dire che in certi punti sembra qualcosa di serio, soprattutto, a parer mio, per la parte che riguarda gli animali che si evolvono e arrivano ad avere un contatto diretto con l’uomo (in Up). Ma tutto il resto è secondo me solo un grande tentativo di ricollegarli tutti insieme. È anche vero che la Disney nelle sue produzioni ha sempre inserito degli “Easter Egg”, cioè dei riferimenti ai precedenti film, per cui è facile cadere nell’inganno.
Questa teoria è certamente ben sviluppata e ben pensata, anche se non credo che sia davvero reale. Bisognerebbe chiederlo alla Pixar, ma non ci risponderebbero mai. Mi sono divertita a fare questa esperienza e, se avete fegato, consiglio anche a voi di provarci. Chissà che non troviate qualcosa di nuovo! La Disney resterà sempre una favola ed è sempre bello scoprire quante sorprese vi sono nascoste nei suoi film.
Leggi la traduzione italiana completa della teoria Pixar
Leggi la teoria Pixar in inglese
Vuoi fare come Sofia e raccontarci una tua esperienza legata al mondo Disney? Scrivici su Facebook oppure a imperodisney@gmail.com !