Anche questo 2015 sta per concludersi.
Ora è tempo di bilanci: quali sono stati i nostri film, cortometraggi, fumetti ed eventi preferiti dell’anno appena trascorso?
I preferiti (e non) di Jacopo!
Film D’Animazione:
Il prossimo anno, come vi diciamo ormai da tanto tempo, sarà tempestato da ben tre film d’animazione: Zootropolis e Oceania, dei Walt Disney Animation Studios, e Alla Ricerca di Dory, dei Pixar Animation Studios. Potrà sembrare strano ma, nonostante Alla Ricerca di Nemo sia uno dei miei film preferiti dello studio di Emeryville, i lungometraggi che attendo maggiormente sono le originali produzioni (almeno sulla carta) degli studi fondati da Walt Disney. Questa preferenza, probabilmente, nasce dalla soddisfazione ricevuta andando in sala (per più di tre volte) a vedere Inside Out, il geniale film (e mai termine può esser più adatto) di Pete Docter. E trovo assurdo che lo stesso studio che ha prodotto quello che spero sia il film d’animazione vincente di quest’anno (tanto agli Oscar e tanto ai Golden Globe, per quanto non sono né i premi né gli incassi a determinare il valore di un film) abbia realizzato un lungometraggio come Il Viaggio di Arlo, che per quanto possa esser commovente, gioca facile fra scene già viste, drammaticità portato allo stremo e una descrizione inesistente (assurdo per i Pixar Animation Studios) del mondo che circonda Arlo e Spot. Tecnica a parte, davvero impeccabile.
Delusione, nonostante sia un film accettabile, anche per Trilli e La Creatura Leggendaria, quello che stando da quando trapelato dai vari animatori dello studio, è stato l’ultimo prodotto dei DisneyToon Studios. Non sembra affatto il capitolo conclusivo di una bella saga legata a un amato personaggio e che ha creato un mondo entrato ormai nell’immaginario comune dei bambini.
Poco commentabile, invece, Strange Magic, dei LucasFilm Animation. L’ultima prodezza di George Lucas è interessante solo (e forse) visivamente.
Cortometraggio D’Animazione:
I Have a Dream, I Hope Will Come True… avete già capito, no? Ebbene sì, il mio cortometraggio preferito è LAVA. Senza nulla togliere a Sanjay’s Super Team, un piccolo concentrato di colori, nuove tecniche e sentimento, ho trovato il corto che vedo protagonisti Uku e Lele un richiamo alle brevi storie d’amore delle Silly Simphonies, nonostante prodotto dai Pixar Animation Studios. Le ambientazioni ricreate, paradisiache e semplici, quella calma con la quale procede la vicenda (opposta alla repentinità del corto autobiografico di Sanjay Patel)…. fantastico! Un velo pietoso, dopo l’annuncio del seguito, va steso su Frozen Fever. Il corto che vede il ritorno di Anna e Elsa, fin troppo cantato e ironico, poteva esser un buon compresso per non vedere un ritorno delle due sorelle sul grande schermo e invece…
Tanto di capello, infine, per il rilancio del nostro topo preferito nella serie I Corti di Topolino.
Chissà cosa ci riserverà il prossimo anno visto che non è ancora stato annunciato nulla.
Film:
Sono banale. Ma la forza mi ha conquistato. Star Wars – Il Risveglio della Forza, dopo aver scritto al riguardo per interi mesi (non tanto su Impero Disney quanto su BadWars.it, uno dei siti che fanno capo a BadTaste.it) non ha assolutamente deluso le mie aspettative. Mi ha conquistato e si è impossessato definitivamente di me. Tuttavia non per questo non ricordo i Marvel Studios o i Walt Disney Pictures Studios.
Sicuramente, per lo studio della Casa delle Idee, non ci siamo trovati di fronte a capolavori come Captain America – The Winter Soldier o Guardiani della Galassia, film piuttosto unici in un panorama supereroistico che inizia a diventare monotono. Ma un barlume di speranza mi è stato dato da Ant-Man. Il film, poco collegato con il resto dei lungometraggi dello studio, riesce a essere un deliziosa commedia con un carismatico personaggio, un eroe che ha più guai di una qualsiasi persona “comune” e colpisce più per la sceneggiatura, semplice ma ben scritta, che non per gli effetti speciali. E se quest’ultima cosa avviene con Age of Ultron, secondo capitolo di The Avengers, la regia e l’aspetto della scrittura non mi convince a pieno nonostante, finalmente, si dia più spazio ai personaggi che non hanno una propria serie di film che ai soliti front-runner.
Breve parentesi per i DisneyNature Studios che quest’anno escono solo con Monkey Kingdom, ottimo documentario sulle popolazioni indiane… di scimmie, per quanto strutturalmente poco innovativo rispetto ai precedenti realizzati. Aspetto con ansia Born In China, il prossimo anno, su panda e animali a rischio di estinzione.
I Walt Disney Pictures Studios, invece, escono con ben 4 film, tutti piuttosto diversi fra loro: Into The Woods (arrivato solo in Italia nel 2015), Cenerentola, McFarland USA e Tomorrowland – Il Mondo di Domani.
I primi due sono pellicole che non osano troppo: Into The Woods non spinge sui contraddittori temi che caratterizzano il musical da cui è tratto, dando l’impressione di restare un’opera incompiuta, Cenerentola, invece, rispetta fin troppo il film del 1950 di cui dovrebbe essere remake. Se non altro, però, riesce a emozionare senza andare incontro a disastrosi risultati come Maleficent – Il Segreto della Bella Addormentata.
Tomorrowland – Il Mondo di Domani è stato, almeno in quando a idea, un ottimo lungometraggio. Si basava su un qualcosa di già conosciuto come la famosa e futuristica attrazione dei parchi tematici e la trasformava in un film (cosa che accadrà in futuro per It’s A Small World) capitanato da un grande regista come Brad Bird. E nonostante i problemi a livello di regia (soprattutto nella terza parte del film) lo considero un buon prodotto, più che coerente al pensiero del Walt Disney puro. Un po’ come qualche anno prima tentò di fare I Robinson – Una Famiglia Spaziale.
Altro paio di maniche è McFarland, USA, produzione minore più che originale che emoziona facendoci scoprire nuove storie, posti e usanze. Si allinea al precedente Million Dollar Arm e al futuro Queen of Takwe, in uscita il prossimo anno. Vi consiglio di recuperarla assieme a Una Fantastica e Incredibile Giornata da Dimenticare, produzione dello stesso studio uscita in America lo scorso anno ma giunta in Italia solo a metà di quest’anno grazie a Sky Cinema.
Dimenticabile se non per qualche canzone e per la discreta bravura di qualche membro del cast (sopratutto femminile) di Descendants. Un peccato per una saga diretta da Kenny Ortenga e che rispetto al suo precedente High School Musical non si affermerà per la qualità e l’originalità… nnonostante, son certo, continuerà ad aver successo fra il pubblico di adolescenti.
Son curioso di vedere se Rogue One – A Star Wars Story riuscirà a seguire le orme del settimo capitolo, se L’Ultima Tempesta (con Chris Pine) si confermerà un prodotto originale tanto quanto il GGG di Steven Spielberg, sicuramente rispetto ai rifacimenti di Elliott – Il Drago Invisibile e Il Libro della Giungla che mi auguro siano opere più simili a Cenerentola che a Maleficent. Interessante sarà anche vedere come cambierà (e se migliorerà) la saga di Alice in Wonderland con il cambio di regia. Al posto di Tim Burton, difatti, ci sarà James Bobin.
Grande attesa anche per Captain America – Civil War e Doctor Strange. Il primo dovrà vincere grazie a un forte lavoro di sceneggiatura, il secondo non dovrà porre dubbi con l’interpretazione di Benedict Cumberbatch e le atmosfere, che dovranno esser diverse dai precedenti film così come lo è il protagonista. Al pari di Guardiani della Galassia, insomma.
Fumetto:
Con il vostro permesso, ma anche senza il vostro favore, ho deciso di saltare questa sezione. Rischierei di esser fin troppo poco obiettivo.
Serie TV:
Once Upon a Time mi ha decisamente stufato, sta varcando la soglia del surreale persino per una serie che di realistico vuole avere ben poco, assecondando ciò che gli appassionati vorrebbero vedere per puro godimento e non per scelte finalizzate alla qualità, che renderebbe coerenti e forti le vicende narrate (e un rinnovo automatico visto l’ampio margine di storie a loro disposizione da introdurre).
Grande sorpresa è stata la scoperta di How To Get Away Your Murder, novità come genere, serie arricchita da un sapiente uso della suspense. Per non parlare dell’apprezzato ritorno de I Muppet, show fedele ai forti characters originali ma contestualizzati in un’epoca decisamente più moderna (processo iniziato con i film usciti negli anni precedenti) o del fenomenale e musicale Galavant.
I Marvel Studios, invece, si stanno riprendendo alla grande. Non solo trovo qualitativamente risalito Agents of S.H.I.E.L.D ma non vedo l’ora di guardare la seconda stagione di Agent Carter, piccola perla che va in onda durante la pausa invernale della serie giunta alla sua terza stagione. L’avvento di Netflix, poi, non ha potuto che portare un soffio di novità e eccellenza in questo panorama con Daredevil e Jessica Jones (se li incontrate in giro avvisatemi che mi sono innamorato di entrambi). Ve le consiglio assolutamente.
Per quanto riguarda il futuro ci sono molte incognite. Delle serie d’animazione che usciranno non aspetto nulla se non The Lion Guard (da nostalgico). L’interesse per i rinnovi di perle come La Dottoressa Peluche & Co è basso, son buoni prodotti ma che non seguo. Stessa cosa per Elena of Avalor, cartone nato da una costola di Sofia, la Principessa. Idem per le produzioni di Disney Channel che ormai non vedo mai (ma spero possa andare avanti il processo iniziato con Alex & Co, la realizzazione di produzioni italiane… esportabili!).
Sto aspettando con ansia qualche annuncio riguardante Star Wars, invece, sulla scia delle serie LEGO o Rebels.
E per quanto riguarda ABC e Marvel Studios mi auguro continuino su questa onda di rinnovamento, con un piccolo sguardo al passato. Sembra interessante il progetto che gira intorno a When We Rise e giuro di recuperare Grey’s Anatomy.
Teatro:
Newsies, Newsies e ancora Newsies! Se vi siete persi questa produzione teatrale… disonore su di voi e sulla vostra mucca! Con un cast estremamente professionale e delle coreografie mozzafiato è stato il miglior modo per iniziare questa collaborazione fra Walt Disney e Bags Entertainment che speriamo non sia destinata a concludersi qui e sia pronta a portarci i grandi spettacoli di Broadway, da La Sirenetta a Mary Poppins.
E voi?
Quali sono i vostri film, fumetti e serie TV preferiti dell’anno?