Qualche mese fa, con l’arrivo dei primi trailer del film Il Ritorno di Mary Poppins, ci è sembrato necessario fornirvi alcune precisazioni sulla lunga sequenza in animazione 2D (circa 20 minuti) che tanto ha estasiato il pubblico, felice di vedere la Disney tornare allo splendore del disegno a mano di una volta.
La sequenza effettivamente non è stata animata dai Disney Studios (che attualmente non hanno più né animatori 2D né i mezzi per produrre questo tipo di tecnica), ma è stata commissionata ad uno studio esterno chiamato Duncan Studio, di proprietà di Ken Duncan, un ex artista Disney. Si tratta dell’unico studio negli USA specializzato unicamente in animazione a mano (non per la Tv).
La precisazione è doverosa anche alla luce di quanto sta succedendo in questi giorni, durante la corsa di Il Ritorno di Mary Poppins al box office e soprattutto in vista della stagione dei premi, in cui il film potrebbe essere candidato per gli effetti speciali. Stando a quanto lamentano (piuttosto apertamente) gli animatori e il fondatore di Duncan Studio stessi, Disney si rifiuterebbe infatti di concedere i dovuti crediti e il dovuto riconoscimento allo studio, preferendo restare sul vago con una generica narrativa che attribuirebbe a Walt Disney Animation e addirittura alla Pixar (!) l’animazione della sequenza. A livello mediatico infatti si è parlato soltanto di “ex animatori Disney e Pixar che sono stati richiamati dal pensionamento per lavorare a questo film”, ma questo non è affatto vero: gli artisti che hanno lavorato a Il Ritorno di Mary Poppins sono ancora tutti attivi nell’industria, e non erano certo andati in pensione, bensì molti di loro sono stati licenziati dai Disney Studios quando la tecnica 2D è stata dichiarata morta.
Addirittura alcuni animatori hanno constatato con delusione la mancanza del loro nome nei titoli di coda del film, cosa che di fatto nega i credits per il lavoro svolto a diversi professionisti, e che ha spinto Ken Duncan a creare un “cartello” di titoli di coda amatoriale per poter comprendere tutti i suoi collaboratori.
Non solo: più ci si avvicina alla stagione dei premi e più sembra palese che lo studio che verrà riconosciuto in caso di candidatura o di vittoria di statuette legate ai VFX sarà il londinese Framestore, a cui vengono attribuiti anche gli effetti 2D “con un aiuto dagli esperti Disney”. Questo significa, ovviamente, che Disney Pictures ha proposto per la candidatura agli Academy Award soltanto uno dei due studi di VFX con cui ha lavorato, attribuendogli però il merito di tutti gli effetti, compresi quelli realizzati da Duncan Studio.
Per maggiori informazioni visitate i profili di Ken Duncan e Duncan Studio, dove ci sono anche molte foto del making of di Il Ritorno di Mary Poppins.