Nella mente dei dirigenti dei Disney Studios c’era già un franchise con protagonista la tata interpretata da Emily Blunt, a iniziare da un sequel di Il Ritorno di Mary Poppins per poi andare avanti con nuove avventure ispirate ai libri di P. L. Travers. Questo piano però sembra essere naufragato a causa dei risultati non brillanti del film al box office.
A confermarlo è il presidente dei Walt Disney Studios Alan Horn, che durante un’intervista con The Hollywood Reporter alla domanda: “Ci sarà un sequel di Il Ritorno di Mary Poppins?” ha risposto con un deciso: “Non abbiamo nulla in lavorazione”.
Certo, lo studio potrebbe sempre cambiare idea in futuro, ma sicuramente la risposta del box office è chiara: il pubblico ha gradito il nuovo film di Mary Poppins, ma non quanto la Disney si aspettasse. Il film ha incassato appena 342 milioni di dollari in tutto il mondo, non arrivando nemmeno ai 200 milioni negli Stati Uniti. La Disney sperava in una tenuta di lunga durata come accaduto per il musical The Greatest Showman, che dopo aver aperto sotto le aspettative si è conquistato il suo pubblico settimana dopo settimana: questo però non è accaduto per Mary Poppins, e il pubblico sembra aver semplicemente preferito altre uscite natalizie, tra le quali ha fatto da padrone il cinecomic DC Aquaman.
Da considerare poi anche il fatto che lo studio ha sponsorizzato molto Il Ritorno di Mary Poppins per gli Oscar 2019, spingendo specialmente sulla candidatura di Emily Blunt al premio Migliore attrice protagonista. Il film però ha ricevuto “soltanto” delle candidature per la colonna sonora, le scenografie e i costumi, tute categorie nelle quali non è però il favorito.
Insomma, se di per sé non si è trattato di un flop in termini assoluti, la pellicola di Rob Marshall non ha comunque incassato a sufficienza per ripagare le aspettative, e certamente non abbastanza per produrre un sequel di Il Ritorno di Mary Poppins, almeno per i prossimi anni.