È stato presentato alla Mostra di Venezia 76 come evento d’apertura della Settimana Internazionale della Critica il film d’animazione indiano Bombay Rose, scritto, disegnato e diretto dalla regista Gitanjali Rao. Un’animatrice autodidatta, Rao è alla sua prima prova con un lungometraggio dopo il corto Printed Rainbow, che ha debuttato a Cannes nel 2006 e ha vinto ben 25 premi in tutto il mondo.
Bombay Rose, animato presso Paperboat Animation Studios (Mumbai), è una co-produzione tra Cinestaan Film Company (India), Les Films d’ici (Francia) e Goldfinch Entertainment (UK). Ci sono voluti sei anni per completare l’animazione, i cui disegni sono interamente realizzati e dipinti a mano.
La trama di Bombay Rose racconta una storia d’amore tormentata, tra ruoli di genere e taboo, nella metropoli più grande dell’India, Mumbai. Sullo sfondo di questa caotica città si intrecciano le vite di tanti diversi personaggi: una ballerina di un nightclub, il suo sfruttatore, un giovane orfano, una maestra rimasta vedova, una principessa e molti altri ancora. Una rosa rossa avvicinerà tre storie d’amore impossibili: quella tra un ragazzo e una ragazza prigioniera, quella tra due donne e quella della città per le sue star di Bollywood.
Ecco il trailer:
Così la regista ha descritto le finalità della sua opera a Variety: “Voglio sperare che questo film possa diventare l’inizio di un nuovo tipo di animazione mai visto prima, ma che sia facile da fruire, apprezzare, consigliare e rivedere anche a distanza di anni. Spero che Bombay Rose aiuti gli spettatori ad appassionarsi a storie indiane che non vengano necessariamente dalla mitologia o dalla fantasia o dai nostri supereroi. Storie di persone comuni, che possano interessare tutte le età e tutti i tipi di persone”.