Dal 3 maggio arriverà ufficialmente in sala Guardiani della Galassia 3, l’ultimo capitolo della saga dei Marvel Studios diretta da James Gunn. Lo abbiamo visto in anteprima ed ecco cosa ne pensiamo!
La trama di Guardiani della Galassia 3
In Guardiani della Galassia 3, Peter Quill / Star-Lord e i Guardiani della Galassia si sono ormai stabiliti a NoWhere e ne hanno fatto la loro casa. Tutto fila liscio e tranquillo, più o meno, tra un rimorso e una sbronza. La pace viene interrotta dall’arrivo del potente Adam Worlock. L’essere creato dalla regina dei Sovereign, Ayesha, sta portando a compimento la vendetta per il torto subito nel precedente capitolo. Ma le cose sono più complicate di quanto si possa immaginare.
Toccherà ancora una volta alla sgangherata banda di eroi salvare nuovamente la galassia, non solo dalla furia di Adam, ma anche e soprattutto dai piani de l’Alto Evoluzionario, essere che brama alla perfezione assoluta e che è legato al doloroso passato di Rocket.
A scrivere e dirigere troviamo nuovamente James Gunn. Il cast come sempre è composto da Chris Pratt (Peter Quill / Star-Lord), Zoe Saldana (Gamora), Dave Bautista (Drax il distruttore), Vin Diesel (Groot), Bradley Cooper (Rocket Raccoon), Karen Gillan (Nebula), Pom Klementieff (Mantis) e Sean Gunn (Kraglin). Insieme a loro Elizabeth Debicki (Ayesha), Sylvester Stallone (Stakar Ogord), Will Poulter (Adam Worlock), Chukwudi Iwuji (Alto Evoluzionario), Maria Bakalova (Cosmo) e Nathan Fillion (Master Karja).
Uno per tutti, tutti per uno
Sin dal primo volume, datato 2014, James Gunn non ha mai nascosto l’amore per i questi personaggi. Da quasi dieci anni i protagonisti dei film o degli special sui Guardiani della Galassia sono qualcosa di più di semplice girato. Sono persone vere, con i loro pregi e i loro difetti, tridimensionali, e che lottano contro i loro demoni. Esterni o interni. E in questo terzo capitolo il regista ce lo mostra in maniera ancora più evidente. Dopo aver perso Gamora in Avengers: Infinity War nel gruppo si è rotto qualcosa. Tutti sentono la sua mancanza, Peter su tutti. Ma non c’è quasi tempo per il lutto – difficilmente c’è per gli eroi – perché un nuovo pericolo è arrivato e c’è un membro della famiglia da salvare.
Lo sceneggiatore e regista punta ancora una volta sui sentimenti. Ci mostra cuore e anima di ogni membro dei Guardiani e lo fa senza filtri, con le loro debolezze e i loro punti di forza. In più ci mostra il passato di Rocket e cosa lo ha reso così sprezzante. Il procione è il vero motore dell’azione del film. È lui, o meglio la sua storia, l’innesco e il motore che porta avanti la narrazione: districandosi tra passato e presente il regista ci mette davanti una storia piena di sentimenti, ironia (è lui che ha definito “la comicità Marvel” più di tutti) e azione.
Guardiani della Galassia 3 è tutto ciò che un fan Marvel si aspetta da un cinecomic. Se è indubbio che i sentimenti la fanno da padrone, di certo non mancano l’ilarità – marchio di fabbrica dell’MCU – che in più di un caso sfocia anche nel trash (James Gunn si è pur sempre formato alla Troma, fa parte di lui) ma anche nell’azione. Quest’ultima quando entra in gioco lo fa in un’ottima maniera. Tra sparatorie, combattimenti ravvicinati ed esplosioni il divertimento è assicurato. Il tutto condito dall’immancabile colonna sonora pop rock che rende ogni momento o scena d’azione unica, in sinergia con la regia.
Ossessione per la perfezione
Ma se il film funziona è anche merito in gran parte del cast. Chris Pratt e soci sono ormai a loro agio nei panni di una banda di eroi caciaroni, ma le piacevoli sorprese sono le new entry Will Poulter e Chukwudi Iwuji.
Il primo riesce a restituire un personaggio potente e ancora immaturo. Adam Worlock è il classico bambino nel corpo di un adulto. Come un automa segue gli ordini che gli vengono impartiti senza capirli veramente e senza capire come funzioni il mondo. Lo imparerà a sue spese. Purtroppo il personaggio viene lasciato troppo sullo sfondo o con un caratterizzazione che rasenta i cinepanettoni. Peccato.
Discorso diverso per l’Alto Evoluzionario. Il villain di questo terzo capitolo è uno dei migliori visti nei cinecomic Marvel. Ossessivo, esaltato e apparentemente glaciale, si lascia guidare dalle emozioni e dalla smania di raggiungere il suo scopo ad ogni costo. A dargli volto un intenso Chukwudi Iwuji, che riesce a restituirci tutte le sue manie e la sua impazienza.
Guardiani della Galassia 3 è dunque un film che riesce a divertire ed intrattenere lo spettatore e soprattutto i fan Marvel, anche grazie a un James Gunn ispirato registicamente. E forse sì, il miglior film dei Marvel Studios dai tempi di Avengers: Endgame. Ovviamente, come sempre, non alzatevi prima di aver visto le (due) scene dopo di titoli di coda.
QUI potete vedere il trailer del film!