Un anno fa vi elencavamo tutti gli appuntamenti Disney da non perdere dell’anno 2016.
Ora è tempo di bilanci: quali sono stati i nostri film, fumetti, serie tv Disney preferiti dell’anno appena trascorso?
Qui trovate i preferiti della nostra Irene (admin Iry su Facebook).
Film d’animazione
Dei tre film d’animazione che ci ha proposto la Disney Company quest’anno, colloco subito in fondo alla lista dei miei preferiti l’unico Pixar, Alla Ricerca di Dory. L’ho trovato un film tanto abile nell’affrontare temi forti e coraggiosi e nel ricostruire la storia di Dory, quanto ruffiano nella realizzazione e nel voler riproporre certi tormentoni e schemi già visti nel primo capitolo. Si tratta di una Pixar di buon livello e di un film ben fatto, tuttavia non esattamente quello che mi aspetto o che vorrei dai geni di Emeryville. Confido nei lungometraggi che ci proporranno il prossimo anno: Cars 3 potrebbe essere l’occasione buona per recuperare il pasticcio combinato col secondo, mentre Coco segna il ritorno di Lee Unkrich, regista dell’ottimo Toy Story 3.
La partita si gioca quindi tra i due classici Walt Disney Animation del 2016, e premetto fin da subito che né Zootropolis né Oceania mi hanno completamente soddisfatto. Li trovo entrambi film eccellenti, tuttavia non hanno scalzato Ralph Spaccatutto, Frozen e Rapunzel dal mio podio personale. I due prodotti si completano a vicenda: laddove Zootropolis mi ha regalato riflessioni, bei temi, una bella morale disneyana e personaggi animali come non si vedevano da Robin Hood, Moana/Oceania mi ha restituito prima di tutto le sequenze musicali, un’impostazione classica che non poteva che essere firmata dai papà della Sirenetta e in ultimo un – graditissimo – pizzico di animazione a mano. (La mia recensione di Oceania)
Il giorno in cui scopriranno che tutti questi elementi possono essere combinati insieme e che non c’è problema a utilizzare le canzoni anche se non ci sono principesse, sarà probabilmente il giorno in cui uscirò dal cinema veramente soddisfatta. Tra i due consegno comunque la statuetta a Zootropolis, perché ammetto che da Musker e Clements forse mi aspettavo un pochetto di più, mentre Byron Howard e Rich Moore hanno dimostrato una volta per tutte di avere un ruolo fondamentale nella nuova generazione di registi Disney.
Cortometraggi
Ho gradito entrambi i corti usciti dagli studi principali quest’anno. Il pixariano Piper è molto delicato e tenero, inoltre il livello di maestria raggiunto con l’animazione dell’uccellino protagonista (in grado di saltellare con un realismo incredibile e allo stesso tempo di comportarsi al 100% come ci si aspetta si comporti un cartoon) è davvero notevole. Invece Testa o cuore, il corto dei Walt Disney Animation Studios abbinato a Oceania, è un omaggio a Ward Kimball, e probabilmente basterebbe anche solo questo per farmelo piacere. Trovate qui la mia recensione.
Menzione particolare va ai corti della serie Mickey Mouse di Paul Rudish che ho – mea culpa – solo recentemente iniziato a guardare con interesse. Di questi vi parlerò quando li avrò recuperati sul serio. Per il momento, mi limito a consigliarvi Adorable Couple.
Film live action
Quest’anno non ho seguito i live action Disney Pictures, e vi ho anche spiegato perché.
Quanto ai due studi rimanenti, ho molto apprezzato Rogue One, pur avendo preferito nel complesso Il Risveglio della Forza. La seconda parte del film, in particolare, è grande cinema action e fa delle scelte coraggiose che spero mettano a tacere chi ancora ha pregiudizi sulla gestione Disney del franchise di Star Wars.
Con la Marvel invece continuo ad avere un rapporto di amore e odio. Quest’anno ho visto Doctor Strange e non mi è dispiaciuto, ma temo di aver perso interesse per i cinecomic in generale.
Fumetto
Per quanto riguarda le storie che più ho apprezzato dalle pagine di Topolino citerei innanzitutto Casty con la sua Topolino e il raggio di Atlantide, ma anche con Topolino e l’isola di Quandomai, che mi ero persa all’epoca e ho potuto recuperare grazie alla ristampa in formato deluxe. Cito inoltre tra le mie preferite di quest’anno anche Duckenstein di Bruno Enna e Fabio Celoni e il crossover PK vs DD – Timecrime di Francesco Artibani e Paolo Mottura.
Una menzione particolare infine per la graphic novel The Moneyman (Tunué), che mi ha commosso con una sentita ricostruzione della vita di Walt Disney attraverso gli occhi del fratello Roy. Ve ne ho parlato qui.