Era il 10 ottobre 1979 quando Nippon Television mandò in onda la prima puntata di un anime destinato a diventare un vero e proprio cult in Giappone ma anche in Italia, dove arriverà il 1° marzo 1982 trasmesso da Italia Uno con il titolo di “Lady Oscar”. Si tratta della versione animata di un manga di grande successo scritto e disegnato da Riyoko Ikeda, pubblicato a partire dal 1972.
La mostra su Lady Oscar a Milano
Ed è per celebrare i 45° anniversario della serie che arriva a Milano, presso il WOW Spazio Fumetto, fino al 15 settembre 2024, una mostra esclusiva che propone un doppio viaggio nel tempo alla scoperta dei personaggi, dei protagonisti e degli eventi che fanno da sfondo alla trama della serie animata. Grazie a una serie di pannelli sarà possibile ripercorrere la storia del cartone animato confrontandola in parallelo con i veri accadimenti della Storia che agitarono la Francia dal 1755, anno di nascita di Oscar e Maria Antonietta, fino al 1793, anno in cui la sovrana viene ghigliottinata nel corso dell’ultima, commovente, puntata.
Il percorso espositivo sarà contenuto all’interno di due parentesi “fondamentali”: la biografia di Maria Antonietta pubblicata dal celebre storico austriaco Stefan Zweig, che nel 1972 ispirò alla mangaka Riyoko Ikeda il manga originale (di cui in mostra saranno esposte edizioni rare e in varie lingue, tra cui il giapponese, le varie edizioni italiane l’inglese, lo spagnolo e il francese), e quindi la trama del successivo anime nel 1979 (in mostra numerosi cel originali), e la mitica rosa bianca che Rosalie alla fine della serie stringe tra le mani dopo aver promesso alla regina di colorarla con il colore preferito da Oscar. Al centro sarà possibile scoprire tutti i segreti dell’intricata trama che ci narra del grande rapporto di amicizia che lega Oscar, capitano delle guardie reali, alla regina, a Maria Antonietta.
Cosa è esposto?
Tra le meraviglie esposte ci sono volumi storici e cataloghi di esposizioni sui personaggi reali presenti nella serie, l’album delle figurine Panini con un introvabile espositore in cartoncino da edicola dell’epoca, i romanzi dedicati a Lady Oscar pubblicati da Fabbri, le bambole Ceppi Ratti uscite all’epoca della trasmissione italiana della serie, poster, fogli pubblicitari e gadget originali di eventi e mostre organizzati in Giappone, tra cui quelli dedicati alla mostra per il 50°anniversario del manga, una raccolta di shijitaki (cartellette) con immagini della serie, volumi illustrati Artbook, poster giapponesi, fanzine italiane e illustrazioni realizzate da artisti che omaggiano la serie e i suoi protagonisti. Inoltre in mostra gli amigurumi (pupazzi realizzati all’uncinetto) di Oscar e André e le versioni BrickHeadz realizzate con i LEGO.
In esposizione anche un’importante collezione di cel originali (acetati su cui venivano disegnati i personaggi nelle varie pose e sovrapposti agli sfondi) prestati da Laura Luzi che, oltre a emozionare per portare al visitatore un pezzo tangibile e unico dell’anime, aiuta a capire quale lavoro si celava negli anni Settanta dietro alla realizzazione di una serie animata prima dell’avvento della computer grafica.
Saranno presenti anche approfondimenti storici in cui sarà possibile scoprire dettagli su come si svolsero realmente gli eventi narrati, come ad esempio l’intricato scandalo della collana che espose la regina alla calunnia del popolo dando il via a una campagna diffamatoria che porterà alla rivoluzione.
In esposizione anche una riproduzione unica del favoloso gioiello di diamanti che causò lo scandalo riprodotto con grande accuratezza prestato da Patrizia Lia.
Altri approfondimenti sono dedicati a due aspetti centrali della serie animata: la moda ai tempi di Maria Antonietta, che nel cartone animato viene riletta in maniera talmente iconica da essersi imposta nell’immaginario comune con le bellissime divise di Lady Oscar (in mostra un’accurata riproduzione realizzata da Rosi Dotti – Lady Kurimi) e gli stravaganti abiti di Maria Antonietta (in mostra l’accostamento di una riproduzione cosplay di un abito indossato dalla regina nell’anime e una riproduzione un abito reale in uso a corte opera di Utapau Costumes Lab). Lo stesso dicasi per le pettinature, grazie alla collaborazione di Lia Parrucche e la Scuola Diadema Academy, si potranno ammirare accostate la pettinatura che la regina sfoggia nell’anime, coi classici boccoli biondo dorati, accanto a una splendida riproduzione di una classica pettinatura reale di moda a corte in quegli anni.
Il pittore Albert Flury ha poi realizzato due stupendi quadri a olio che ritraggono la vera Maria Antonietta e madamigella Oscar come se avesse posato realmente per lui.
QUI VI AVEVAMO PARLATO DELL’EDIZIONE HOME-VIDEO DELLA SERIE!
La Lady Oscar di Milano
La mostra contiene poi una particolare rivelazione poco nota: la storia di Francesca Scannagatta, una ragazza milanese nata nel 1776 che, fingendosi uomo, per volontà del padre, partì militare facendo carriera nell’esercito austriaco col nome di Francesco, un po’ come la nostra Oscar che come secondo nome ha proprio François. Ma non solo, si scoprirà anche il segreto dello Chevalier d’Eon, mitico personaggio vissuto realmente alla corte di Luigi XV che vestiva regolarmente panni sia maschili che femminili per compire missione segrete per conto del re e tante altre sorprese tutte da scoprire.