Lucca Comics & Games rappresenta da sempre un’ottima vetrina per presentare anteprime e lanciare nuovi prodotti, cinematografici e non. The Walt Disney Company Italia quest’anno non ha perso l’occasione per portare in fiera i suoi film di punta della stagione invernale, ovvero Thor: Ragnarok (che abbiamo recensito qua) e Coco, il nuovo progetto originale targato Pixar che uscirà nelle sale italiane il 28 dicembre. Di quest’ultimo sono stati proiettati in anteprima i primi 30 minuti.
“Coco racconta la storia del giovane Miguel che sogna di diventare un celebre musicista come il suo idolo Ernesto de la Cruz ma non capisce perché in famiglia sia severamente bandita qualsiasi forma di musica, da generazioni. Desideroso di dimostrare il proprio talento, a seguito di una misteriosa serie di eventi Miguel finisce per ritrovarsi nella sorprendente e variopinta Terra dell’Aldilà. Lungo il cammino, si imbatte nel simpatico e truffaldino Hector; insieme intraprenderanno uno straordinario viaggio alla scoperta della storia, mai raccontata, della famiglia di Miguel.“
La trama che avete appena letto racchiude gli avvenimenti che si svolgono nei primi trenta minuti visti in anteprima, proiettati in inglese con sottotitoli in italiano. È quasi impossibile farsi un’idea del film dopo aver visto solo questo quarto di pellicola, ma quello che salta subito all’occhio sono l’accuratezza e l’attenzione con cui è stata creata l’ambientazione. Questa cura risponde all’esigenza di creare sia qualcosa di culturalmente accurato, nonché di un ambiente inclusivo non solo per i personaggi che vi si muovono dentro, ma anche per il pubblico, che viene trasportato negli usi e costumi di una cultura lontanissima dalla propria. Lo sforzo fatto in questa direzione è ancora più evidente nel mondo dei morti, dove l’organizzazione, i ruoli degli scheletri e l’architettura si pongono da ponte tra le strutture del nostro mondo e la cultura messicana che permea tutto il film.
Oltretutto, già questi primi minuti mettono in evidenza il grande pilastro che sorreggerà la storia del film: la componente familiare, onnipresente sia nel mondo dei morti che dei vivi. Questo non fa che sottolineare la forte connotazione formativa del film, che probabilmente porterà il protagonista Miguel a interrogarsi su sé stesso e sul ruolo che la sua intera famiglia ha nella sua identità: saranno un ostacolo da superare o il collante e la rampa da cui spiccare il volo?
Dovremo aspettare il film completo per scoprirlo, ma l’impressione che se ne trae dalla prima mezz’ora è che all’incredibile precisione nella costruzione degli ambienti non faccia eco una trama all’altezza (le premesse sono piuttosto classiche e “già viste”, con il tipico sogno impossibile dell’adolescente ostacolato dalla famiglia). Manca quel guizzo di genialità che rende tali i film Pixar e la speranza, dai commenti entusiasti da oltreoceano, è che sia tutto nella seconda parte.
Il film sarà diretto da Lee Unkrich (Toy Story 3) e Adrian Molina. La colonna sonora sarà curata da Michael Giacchino. mentre Germaine Franco, Robert Lopez e Kristen Anderson-Lopez scriveranno le 11 canzoni che troveremo tra le 35 tracce musicali del film.