Se anche voi avete storto un po’ il naso sentendo il prologo di Maleficent recitare “c’era una volta una fanciulla buona buona di nome… Malefica“, non disperate: in realtà un senso c’è, o almeno c’era nella prima stesura del film.
Jim Hill ha pubblicato infatti dei dettagli esclusivi sul prologo originale immaginato dalla sceneggiatrice Linda Woolverton, girato e tagliato all’ultimo momento dalla pellicola.
In questa prima versione, Malefica era figlia di una fata buona e di un demone, mantenendo dunque una certa origine “malvagia”. Inoltre non era la sola creatura magica a proteggere il mondo fatato. La giovane faceva infatti parte della Corte delle Fate, guidata da sua zia, la Regina Ulla (Miranda Richardson) e da Re Kinloch (Peter Capaldi). Purtroppo tra zia e nipote non correva buon sangue: oltre a essere ribelle e testarda, Malefica era goffa e imbranata e seminava sempre il caos all’interno della corte, non riuscendo ancora a controllare le sue enormi ali. A 15 anni, dunque, la zia la maledice con un incantesimo, donandole le sue caratteristiche corna, in modo che “tutti potessero vedere la sua vera, malvagia natura”. Natura d’animo, s’intende, ma anche la sua vera natura di “mezzosangue”, che probabilmente la rendeva un’emarginata all’interno della Corte.
Il prologo, come abbiamo già detto, è stato cestinato e completamente rigirato a pochi mesi dall’uscita del film. La storia della Corte delle Fate è stata infatti giudicata superflua e troppo pesante, soprattutto perché la protagonista veniva introdotta al pubblico solo dopo i primi venti minuti. A farne le spese, però, sono state le interpretazioni di Capaldi, della Richardson e anche della giovane India Eisley, sostituita nella versione finale da Ella Purnell nel ruolo di Malefica adolescente.