A fare le spese della crisi economica dovuta al coronavirus sono specialmente le piccole realtà, e se persino Disney ha riportato miliardi di dollari di perdite, la situazione è sicuramente più problematica per studi indipendenti come Laika Entertainment. Tanto che, come annuncia The Hollywood Reporter, il CEO Travis Knight si è visto costretto a licenziare ben 56 dipendenti solo pochi giorni dopo il 15esimo anniversario dalla fondazione dello studio.
Un rappresentante di Laika ha dichiarato che lo studio “considera il benessere dei suoi dipendenti la sua preoccupazione numero uno”. Tuttavia, “dato che la conclusione della pandemia non sembra avvicinarsi, abbiamo licenziato 56 membri del nostro staff, con l’intenzione di assumerli di nuovo in futuro, quando potremo espandere il numero di persone che possiamo ospitare in sicurezza nei nostri uffici”.
La company ha 362 lavoratori nello studio situato in Oregon, ma per il momento e a causa del lockdown la maggior parte dello staff lavora da casa. Gli artisti sono al lavoro sul prossimo film Laika, ancora senza titolo e senza data d’uscita, che seguirà il successo di Missing Link, vincitore del Golden Globe nella scorsa edizione e candidato all’Oscar (vinto tuttavia da Toy Story 4). Nonostante ciò, la situazione è piuttosto complicata per questo studio specializzato in stop-motion: questa tecnica, infatti, non si può realizzare da remoto come la CGI o il 2D, perché necessita la costruzione di set, pupazzi e l’utilizzo della camera e dei rig.
Laika Entertainment ha realizzato anche Coraline e la porta magica, ParaNorman, BoxTrolls – Le scatole magiche e Kubo e la spada magica.
Missing Link dovrebbe arrivare (finalmente) in Italia il 17 settembre, distribuito al cinema da 01 Distribution con il titolo di Mister Link.