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Stavolta “spacchettiamo” e proviamo il nuovo BB-8 interattivo esclusivo Disney Store. Potete vedere il video qui sotto:
Nelle sale dal prossimo 9 Aprile, prodotto e distribuito dai Sony Pictures Studios, Humandroid: è la storia di ogni bambino che viene al mondo, pieno di promesse, e in particolare di Chappie, dotato, speciale, un vero prodigio. Ma c’è una cosa che rende Chappie diverso da tutti gli altri: lui è un robot. Il primo robot capace di pensare e provare sentimenti autonomamente. La sua vita, la sua storia, cambieranno il modo di vedere umani e robot per sempre.
Dotato di un’ottima regia ad opera di Neil Blomkamp, che conferma il clamore creato intorno a lui dai suoi precedenti film, District 9 e Elysium, il lungometraggio è tutto perfettamente collegato, dalla prima sequenza fino all’ultima scena, grazie ai giusti tempi d’azione e di crescita. Ci sarà ben poco da annoiarsi. Scritto perfettamente a quattro mani dallo stesso regista e da Terri Tatchell, con la quale ha sviluppato qualche anno fa il già citato District 9. La pellicola cammina sui desideri più usuali dell’uomo. Innumerevoli sono le volte che l’essere umano ha desiderato di creare qualcosa di unico, da zero, come altrettante sono state le volte che ha desiderato potere, forza e ricchezza, controllando ciò che lo circonda, ciò che ci circonda, rendendosi invulnerabile. Con il passare delle ere, dei secoli e degli anni, proprio per portare avanti questi desideri, siamo arrivati a sviluppare nuove tecnologie e a superare i limiti posti dalla natura. Ma non sempre siamo riusciti a farlo senza sacrifici, dolore o morte. Ogni volta la lezione non viene appresa, si spera sempre di poter ottenere ciò che si vuole senza alcun danno o effetto collaterale. Quando tutto ciò accade… chi è il vero cattivo? Ciò che si scatena o chi ha causato tali disgrazie? Gli uomini avidi di denaro, l’industria che non guarda in faccia a nessuno cambiando parere in base al successo o l’invidia più profonda nei confronti di chi in modo del tutto lecito realizza i propri progetti? Ed in questo truce mondo, come si può crescere, distinguere il bene dal male, scegliere uno dei due lati? Eppure Chappie dovrà farlo. In questo clima di tensione sarà l’unico personaggio non umano, almeno non fisicamente, che ci mostrerà (come se fosse uno specchio) com’è il mondo, come si suddivide e come si scontra. Ricco di auto-ironia andrà alla ricerca di sè stesso riflettendo sulla propria identità e sulla correttezza delle proprie azioni.
Nonostante un cast che vanta nomi del calibro di Hugh Jackman nei panni del cattivo che sembrano stargli sempre meglio, di Sigourney Weaver tornata sul grande schermo in una effimera parte da magnate e del giovane attore indiano Dev Patel che sembra migliorare di film in film, risultano tutti inesistenti rispetto al carismatico Chappie, realizzato in modo perfetto e del tutto credibile.
Con una fotografia ed un’estetica caricaturale che a tratti sembra esser uscita da un videogioco “openworld” di qualche anno fa, il film è ricco di riferimenti al mondo Nerd che negli ultimi anni sta prendendo sempre più piede, ispirandosi saltuariamente alla cultura degli anni ottanta. Il tutto è posto in risalto dalla una sorprendente e ben fatta colonna sonora che potrebbe esser tranquillamente considerata musica d’autore per discoteche. Se poi diciamo che è stata composta principalmente da Hans Zimmer, comprenderete in modo più che chiaro la mia precedente affermazione.
All’apparenza Humandroid è sviluppato su argomenti che fanno parte della nostra quotidianità, la lotta fra il bene e il male, la tecnologia e l’evoluzione umana, tuttavia se l’uomo doveva insegnare come vivere a Chiappie, sarà proprio Chiappie a insegnare all’uomo come vivere. Aspettandomi un film carino, sono uscito dalla sala dopo aver visto un piccolo capolavoro, emozionante e completo.
Ormai non è più una novità: anche i Disney Studios hanno ceduto al fascino dei sequel.
Dopo aver messo in cantiere l’opzione di un seguito di Rapunzel, Ralph Spaccatutto e, ovviamente, del grandissimo successo Frozen – Il Regno di Ghiaccio, si inizia a parlare anche di un nuovo film di Big Hero 6.
Se inizialmente i registi Don Hall e Chris Williams non sembravano molto entusiasti all’idea di ritornare a San Fransokyo per una nuova avventura, le cose ora sembrano leggermente cambiate. Ecco cosa hanno raccontato a Creative Screenwriting:
“Vedremo. Abbiamo appena finito questo film e, a dir la verità, siamo esausti. È stato divertentissimo, ma anche molto intenso, ci è voluto molto tempo. Questi personaggi sono diventati nostri amici nel frattempo, ma ora è il momento di lasciarli andare, se ne andranno senza di noi. Siamo in questa fase. Perciò non abbiamo parlato di sequel o cose del genere. Detto questo, ovviamente, adoriamo questi personaggi, e l’idea di poter ritornare a lavorare con loro ha il suo fascino.”
Hanno poi aggiunto:
“John Lasseter (direttore creativo ai WDAS) è molto attento ai desideri dei registi e non li obbliga mai a realizzare un sequel a meno che non abbiano una storia convincente. Dev’essere una storia che è necessario raccontare, o che merita di essere raccontata. Non si può semplicemente contare sul successo del film precedente.”
Cosa ne pensate? Vi piacerebbe vedere Baymax e Hiro alle prese con nuovi nemici?
Siete appassionati di mattoncini LEGO? Sapete che potete proporre alla casa produttrice il vostro modello?
L’iniziativa si chiama LEGO Ideas e permette a chiunque di presentare un progetto per un nuovo set LEGO da costruire. Dopo aver caricato l’idea sul sito web, questa viene votata da una community di appassionati e selezionata da una giuria di creativi LEGO. I modelli vincitori diventano realtà e vengono realizzati e messi in commercio dalla popolare casa danese!
Ci ha provato anche il regista Pixar Angus McLane (Toy Story of Terror) e, sorprendentemente (ma forse no, considerato il soggetto scelto…) la sua idea è risultata vincitrice.
Che ne pensate dell’adorabile LEGO WALL-E? Lo comprereste?
L’ultima fatica Disney, Big Hero 6, arriverà in home video (DVD e Blu Ray) a febbraio in America.
Per l’occasione, Disney sta rilasciando online alcuni interessanti contenuti speciali, tra i quali troviamo due sequenze che erano state pensate per aprire il film, poi sostituite dal bot-duello di Hiro e Yama.
Inizialmente il lungometraggio doveva cominciare con la scena dell’incidente di Abigail Callaghan, che nella versione finale è invece narrato in flashback dal professore.
http://www.youtube.com/watch?v=_tXM7drc-Sg
L’altra sequenza si concentra invece sui fratelli Hamada e li vede protagonisti di simpatiche (e catastrofiche?) invenzioni.
http://www.youtube.com/watch?v=5ZjQ0y9QkAg
Che ne pensate? Avreste voluto vedere realizzata una di queste scene di apertura?
Le nostre recensioni di Big Hero 6: QUI e QUI.
Il nostro incontro con i doppiatori Flavio Insinna e Virginia Raffaele e il rapper Moreno
“Story”, la commovente canzone dall’edizione giapponese di Big Hero 6
Foto degli Tsum Tsum di Big Hero 6
Gli adorabili Tsum Tsum hanno conquistato proprio tutti i disneyani.
Ecco aggiungersi alla già ricca famiglia di personaggi anche Hiro, Baymax e tutti i simpatici protagonisti del cartoon Big Hero 6.
Data d’uscita prevista: 3 marzo.
Hiro, Baymax e tutta la banda dei Big Hero 6 sono appena arrivati al cinema pronti a coinvolgervi in avventure esplosive!
Se anche voi avete una squadra di amici super, non potete proprio perdervi questa occasione di vincere tanti premi targati Big Hero 6!
Come partecipare:
Scatta una foto/selfie insieme al tuo gruppo di amici.
Se hai già visto il film, prova ad abbinare le personalità dei tuoi amici con quelle degli amici di Hiro (es. Anna è GoGo Tomago perché è tosta come lei, Mario è Fred perché è il più simpatico etc).
Se non hai ancora visto il film, spiega perché la vostra è un’amicizia “super” e cosa rende speciale il vostro gruppo.
Invia la tua foto a imperodisney@gmail.com oppure alla nostra pagina Facebook.
Premi in palio:
Primo premio: Portachiavi Baymax, pallina Baymax, adesivi Big Hero 6.
Secondo premio: Kit natalizio “costruisci il tuo Baymax”, aquilone Baymax, cubi giocattolo Big Hero 6.
Premiazione:
Gli amministratori di Impero Disney sceglieranno la foto più originale e simpatica, che riceverà il primo premio.
Il secondo premio spetterà invece al concorrente con più like alla foto sulla nostra pagina facebook.
I vincitori riceveranno direttamente a casa i premi, gratuitamente.
Durata:
Il concorso avrà durata di un mese. Termine fissato al 26 gennaio.
Ed ecco la nostra seconda recensione di Big Hero 6, a cura di Irene Rosignoli/Iry.
Trovate QUI la prima.
In Disney si guarda sempre avanti. La curiosità li porta verso nuovi orizzonti, aprendo nuove porte e facendo cose nuove.
Non stupì dunque, nel 2011, l’annuncio di un film animato ispirato a una serie a fumetti Marvel. Siamo in un’epoca di universi cinematografici tratti dal mondo dei comics, con lo scopo di tradurre in pellicola il format seriale che appassiona i nerd da fumetteria. Questi incredibili successi sono in grado di conquistare il pubblico e il box office, imponendosi tra le uscite più attese ogni anno, tanto che i grandi studi stanno letteralmente facendo a gara per accaparrarsi i diritti di qualsiasi serie che potrebbe costituire un potenziale franchise. Il fatto che poi Marvel fosse diventata di proprietà Disney pareva l’occasione giusta per spingere i Walt Disney Animation Studios là dove non si erano mai avventurati.
Non si trattava di un’impresa facile. Il pubblico Disney, quando vuole, sa essere spietato. Figuriamoci poi se si tratta di videogiochi o fumetti, settori che vengono spesso ritenuti molto lontani dal tradizionale magico mondo di Walt. Eppure il progetto è stato pensato con molta cura e con molto rispetto della Disney legacy. Prima di tutto, si è scelto di portare sul grande schermo una miniserie praticamente sconosciuta: Big Hero 6. Niente Spiderman o Hulk, ma la storia di un gruppo di ragazzini vagamente ispirata al mondo dei manga giapponesi. Si è scelto inoltre di escludere completamente la Marvel dalla produzione del film, se non per camei o easter egg, lasciando l’intera lavorazione ai Disney Studios. Infine, dietro la macchina da presa è stato piazzato Don Hall, che proprio nel 2011 aveva firmato quel gioiellino di Winnie The Pooh – Nuove avventure nel bosco dei 100 acri, ingiustamente snobbato da critica e pubblico.
Hall ha rielaborato la storia originale, che aveva toni e atmosfere da fumetto per ragazzi, per renderla fruibile a tutte le età, concentrandosi sulle vicende del protagonista Hiro, un enfant prodige della scienza, e sul suo rapporto con il fratello maggiore Tadashi e con il robot Baymax – diventato per l’occasione un operatore sanitario dedito alla cura del suo piccolo protetto. Accanto all’improbabile coppia bambino-robot troviamo poi i compagni di scuola, improvvisati supereroi: Fred, Wasabi, GoGo Tomago e Honey Lemon. Un adattamento che sulla carta sembrava vincente per la sua capacità di fondere l’avventura Marvel con il cuore e le emozioni di un Classico Disney.
Ma qualcosa è andato storto. Forse proprio per la sua natura di ibrido, Big Hero 6 è, infatti, un film incerto che vuole essere un cinecomic, ma allo stesso tempo ha paura di diventarlo fino in fondo. La trama nella sua componente action ne esce dunque piuttosto male: il presunto mistero sull’identità del villain viene risolto immediatamente, e lo stesso villain è un personaggio con motivazioni ben poco valide e con cui è del tutto impossibile empatizzare. Bistrattati anche i comprimari, che purtroppo hanno la peggio: i quattro supereroi amici di Hiro, per quanto gradevoli e interessanti sia caratterialmente che dal punto di vista dell’animazione, rimangono soltanto macchiette sullo sfondo. Non ci viene detto nulla di loro, al punto che sembrano presenti sullo schermo soltanto per regalarci qualche battuta “cool” durante le spericolate scene d’azione. Azione che tenta disperatamente di eguagliare quella di un cinecomic live action, non riuscendoci, e cadendo spesso in ingenuità di scrittura.
Vera anima della pellicola è invece Baymax, personaggio che oltre a strappare più di una risata fornisce al cartoon sentimento, emozione e cuore. Il suo arco narrativo, strettamente intrecciato a quello del piccolo Hiro e alle sue vicessitudini familiari, è la parte più riuscita del film e quella veramente in grado di coinvolgere. Risulta chiaro, quindi, come mai l’intera campagna pubblicitaria sia stata basata su questo tenero robot gonfiabile: è lui che catalizza l’attenzione ed è lui che resterà nel cuore degli spettatori.
Se la trama risulta in sé piuttosto debole, è sul piano tecnico-artistico che Big Hero 6 mostra un po’ di coraggio. Sfondi e ambienti sono una fusione del gusto giapponese proveniente dalla miniserie a fumetti e di quello americano portato da Disney. Il risultato è San Fransokyo, una metropoli esteticamente mozzafiato dal design sicuramente nuovo e originale. Anche l’animazione è una continua conferma: la recitazione dei personaggi è notevole e si osserva una particolare cura nel design in CGI dei personaggi maschili, specialmente in Wasabi e nel professor Callaghan. Dopo essersi cimentati con Rapunzel, Anna e Elsa, ecco che i Disney Studios tentano un ulteriore – gradito – step avanti nella loro sperimentazione col 3d. Ottimo anche l’uso delle luci, per le quali è stato creato un nuovo software (Hyperion) appositamente per l’occasione.
Pur risultando nel complesso un film insicuro e a tratti decisamente debole, Big Hero 6 diverte e coinvolge e piacerà sicuramente ai più piccoli. Chi cerca di più ha però soltanto un’opzione per considerarlo un film riuscito: il film, di fatto, funziona al 100% solo se lo consideriamo il primo episodio di un franchise, in cui vengono introdotti dei personaggi che verranno poi sviluppati ulteriormente in seguito. Di certo si tratta di qualcosa di atipico per la Disney; che si tratti di un chiaro segnale (insieme ai già chiacchierati Frozen 2 e Ralph Spaccatutto 2) che la politica dell’azienda sta cambiando?
In attesa di essere catapultati nella colorata città di San Fransokyo, Disney Italia premia la creatività con il concorso “Crea il tuo robot”, con cui offre a tutti gli utenti la possibilità di progettare il proprio robot e vederlo diventare realtà.
Fino al 21 dicembre, caricando sul sito www.creailtuorobot.it una foto o una scansione del proprio disegno, si potrà partecipare all’estrazione settimanale di un premio istant win. Disney riprodurrà con una stampante 3D la creazione del fortunato vincitore, trasformando il robot dei suoi sogni in una reale miniatura tridimensionale.
Al termine del concorso saranno selezionati, da una giuria qualificata, le 10 migliori creazioni: il primo classificato vincerà una proiezione privata del nuovo film di Natale Big Hero 6, la miniatura del proprio robot e per tutti i classificati ci sarà un simpatico kit di gadget del film.
Dai creatori dei lungometraggi di successo Frozen – Il Regno di Ghiaccio e Ralph Spaccatutto, la nuova avventura Disney Big Hero 6 arriverà nelle sale italiane il 18 dicembre, anche in 3D.
Oltre a Tomorrowland di Brad Bird (di cui vi abbiamo parlato QUI), la Disney ha presentato al New York Comic-Con anche il nuovo film d’animazione dei Disney Animation Studios, Big Hero 6.
Il nuovo trailer è spettacolare e finalmente ci mostra anche gli altri eroi – Fred, Wasabi, GoGo Tomago e Honey Lemon. Per la prima volta, inoltre, il film è ufficialmente presentato come “ispirato alla serie a fumetti Marvel”.
Big Hero 6 uscirà in America il 7 novembre e in Italia il 18 dicembre.