Ultimiamo il nostro tour di Fantasyland, addentrandoci nei suoi luoghi più strambi e sopra le righe: benvenuti nel Paese delle Meraviglie!
Vi ricordiamo che la rubrica è a cura del nostro Lorenzo Dottorini, con la collaborazione speciale di Andrea Bonucci.
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A questo punto, probabilmente, qualcuno di voi starà ancora canticchiando nella propria testa le note di “It’s a Small World” o della canzoncina di Casimiro! O forse state ancora pensando al vostro magico incontro con una principessa? Ma vi assicuro che quello che stiamo per vedere va oltre il confine di ogni vostra possibile capacità di immaginare!
Dunque, non appena passati nuovamente sotto i binari della “Disneyland Railroad”, alla nostra sinistra ci sarà un grosso e scenografico mulino. “The Old Mill” è un piccolo chiosco ristoro (nei paraggi ci saranno anche delle zone relax allestite con tavolini e sedie) nei pressi del quale inoltre ci sarà possibile “prenotare” il nostro appuntamento al “Princess Pavilion”.
Puntando il nostro sguardo un po’ più lontano, notiamo sommersi tra tante siepi verdi e piccoli laghetti, delle strane e colorate costruzioni. Per il momento le ignoriamo, ma cerchiamo invece di capire come mai tutta quella zona presenta delle siepi così ben sagomate. Sembrano proprio delle mura come di un… labirinto! Non sbagliamo, è proprio un labirinto quello che stiamo costeggiando e se vogliamo provare a entrarvi dobbiamo dirigerci sempre dritto verso la “Fantasyland Station”, fin quasi ad arrivare nuovamente di fianco a “Dumbo the flying Elephant“. Ma prima di addentrarci in questo folle percorso al di là delle verdi mura, notiamo un piccolo chioschetto: si tratta de “La Petite Maison des Jouets”, tra i negozi più piccoli del parco, specializzata in pupazzi.
Proprio lì vicino ci apparirà il portale di ingresso al labirinto, anch’esso rigorosamente fatto di foglie, sul quale potremo leggere il nome dell’attrazione e capirne il tema: “Alice’s Curious Labyrinth”. Stiamo per essere letteralmente inghiottiti nel Paese delle Meraviglie, pronti a incontrare le creature che lo abitano nei luoghi visti nel lungometraggio. Potremmo dividere l’intero percorso in due parti: il Tulgey Wood, e il Queen of Hearts’s Maze.
La prima parte, appunto, una sorta di bosco, è il luogo più strambo in quanto contiene in sé tutte gli elementi e i personaggi più assurdi del film. Oltre a porte di ogni dimensione e cartelli contraddittori, potremo ritrovarci a tu per tu con il Brucaliffo che, comodamente seduto sul suo fungo e fumando il suo narghilè, ci parlerà citando alcune sue battute del film. O ancora, tra spruzzi d’acqua, potremo partecipare a una splendida Maratonda girando intorno al gioviale Capitan Libeccio! Ah, e occhio a non calpestare i palmipedoni!
La seconda parte invece ci porterà nel giardino-labirinto di sua Maestà la Regina di Cuori. Inizialmente ospiti graditi, ci ritroveremo a dover scappare dalla grinfie delle Carte di Cuori e della Regina stessa che sbucherà da alcuni angoli con il suo famoso “Off with their heads!”, e tutto perché un paio di Carte Nere stan dipingendo le rose di rosso. Ma alla fine riusciremo addirittura a visitare il Castello di “Sua Maestade”, accolti da due file schierate di Carte di Cuori e dal timido Re affacciato da una terrazza. È un edificio molto strano e colorato, dal quale ci sarà possibile godere di una meravigliosa vista su tutta l’area di Fantasyland. Sfido però quelli tra voi più attenti e curiosi a provare a scorgere da qui anche la Big Thunder Mountain di Frontierland, il Disneyland Hotel e addirittura la “Tower of Terror” del Walt Disney Studios Park!
Usciti dal bizzarro castello e poi dal labirinto, mentre in lontananza una beffarda aiuola rappresentante il volto dello Stregatto ci sorride, non ci resta che una cosa da fare: che sia il vostro non compleanno o meno, ci vuole proprio una tazza di tè! Malgrado il lungo tavolo con teiere e tazze di ogni colore, forma o dimensione fosse dentro al labirinto (dove, peraltro, abbiamo avuto l’opportunità di farci fotografare sulla grande poltrona rossa oppure su una sedia più modesta ma con in testa l’enorme cilindro verde del Cappellaio Matto), il nostro Tea Party si svolge da un’altra parte!
Appena usciti infatti ci troveremo davanti alle “Mad Hatter Tea Cups”: sotto un tetto trasparente sostenuto da travi verdi, variopinte tazze girano all’impazzata lungo tutto lo spazio coperto. È assolutamente una delle giostre dal design e funzionamento più semplici del parco, ma nella quale è possibile divertirsi in buona compagnia come in poche altre occasioni! Malgrado la tipologia di attrazione sia ormai diffusa in molti parchi di divertimento, la tematizzazione disneyana è impagabile, non ultimo per la colonna sonora composta da estratti delle canzoni del lungometraggio (il ritmo impazzante della Maratonda, vi spronerà a far girare la vostra tazza ancora più forte!).
Proprio di fianco a questa struttura, ecco allestita un’altra piccola zona relax, sempre in tema con il Tea Party del Cappellaio, del Leprotto Bisestile e del Toperchio! E a proposito, tra i tavolini e le sedie dai colori sgargianti, spicca una grossa teiera rosa dalla quale ogni tanto farà capolino proprio lui, il Toperchio, con tanto di sbuffata di vapore dal beccuccio!
Si conclude così, con questa nota di pazzia e assurdità, il tour attraverso i sogni di ogni disneyano, visitando vari paesi del mondo, reami immaginari, incontrando i nostri beniamini o i villain più cattivi. Fantasyland è sicuramente il tuffo più profondo nella magia che è alla base di tutti i capolavori Disney. Ma nella “filosofia disneyana” sogno e magia vanno a braccetto con un’altra parola importantissima: innovazione! E, tornando verso la “Fantasyland Station” per tornare a bordo della “Disneyland Railroad”, partiremo proprio alla volta di un’area che fa dell’innovazione il suo tema principale: Discoveryland!
Tutto questo e molto altro nel prossimo numero, sempre qui, dove vivono i sogni!
La domanda del topic:
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Qual è l’area del parco dove riuscite a vedere i vostri sogni che “prendono vita”?