Il 28 marzo 2019 arriverà al cinema il prossimo live action Disney, questa volta ispirato a uno dei primi storici classici di Walt: Dumbo. A differenza di film come La Bella e la Bestia o Il Re Leone in cui si è cercato di ricalcare il più fedelmente possibile il classico di partenza, Dumbo è una vera e propria rivisitazione: il film originale è infatti uno dei più brevi di tutta la filmografia Disney, e dunque il regista Tim Burton ha deciso di ampliare la storia con tante novità.
Prima di entrare in sala, andiamo quindi a vedere 10 differenze tra Dumbo classico e il live action di Tim Burton!
10 differenze tra Dumbo classico e il live action
- Nel film d’animazione originale, soltanto Dumbo non parla, mentre Timoteo, mamma Jumbo e gli altri animali sì. Nel live action invece nessuno degli animali può parlare.
- Nella rivisitazione diretta da Tim Burton non ci sarà soltanto il circo in cui nasce e cresce Dumbo, diretto dal personaggio di Danny DeVito. Ci sarà infatti anche un circo rivale, il cui direttore è l’impresario V. A. Vandevere (Michael Keaton). Il suo circo è moderno, dotato delle ultime attrazioni più richieste e decisamente più popolare di quello di Medici, ormai vecchio e passato di moda. Ma tutto cambia quando arriva l’elefantino volante, che Vandevere desidera assolutamente nella sua squadra…
- La competizione tra i due circhi introdurrà in qualche modo anche un tema politico, quello dei grandi business che cercano di inglobare i più piccoli. Il circo di Vandevere è una sorta di parco divertimenti semovente che cerca di acquistare tutti gli artisti e le attrazioni più piccole per diventare sempre più grande. Al contrario, la piccola attività di Medici lavora ancora “alla vecchia maniera”, è fedele alla tradizione circense, ma fatica a competere perché i circhi piccoli stanno pian piano scomparendo.
- Nel live action non ci sarà la cicogna che consegna Dumbo a mamma Jumbo, così come non saranno presenti i corvi che gli donano la piuma magica. Questi ultimi infatti sono personaggi molto controversi in America perché rappresentano caricature di afroamericani. In particolare, il loro leader si chiama proprio Jim Crow, il nome della caricatura dello schiavo nero che veniva interpretato da attori bianchi dipingendosi di nero la faccia.
- Un’altra novità è il personaggio di Colin Farrell. Holt Farrier era il protagonista di un numero del circo insieme a sua moglie, ma ha dovuto abbandonare tutto quando è stato chiamato ad arruolarsi nell’esercito. Tornato dopo cinque anni, ormai senza un braccio, trova la moglie scomparsa, i bambini cresciuti e il circo quasi in rovina.
- Il classico Disney si conclude con Dumbo che impara a volare, riscattandosi agli occhi degli altri personaggi che lo avevano sempre deriso. Questa volta, invece, le abilità speciali dell’elefante saranno scoperte relativamente presto nella storia. Il film ruoterà in seguito attorno al salvataggio della signora Jumbo.
- Anche se ci sono molti cambiamenti nella storia, alcune iconiche scene dal classico originale sono rimaste, come la sequenza dei Rosa Elefanti. Tim Burton l’ha rivisitata secondo il suo stile, e consiglia di vederla in 3D. Anche la sequenza della canzone Bimbo Mio è presente, ma non sarà cantata dalla mamma di Dumbo, bensì da un nuovo personaggio chiamato Miss Atlantis, la sirena del circo Medici.
- Eva Green interpreta un nuovo personaggio umano: la trapezista Colette Marchant. Non avendo esperienza di alcun tipo in abilità circensi, Green ha lavorato con una controfigura trapezista per riuscire a eseguire le sue coreografie.
- Il modo in cui Dumbo otterrà il suo nome sarà diverso rispetto a quello del cartoon e sarà “in stile Tim Burton”.
- L’aiutante di Mr. Vandevere, Neils Skellig, sarà una vera e propria nemesi per Dumbo. Questo personaggio odia gli animali e dà la caccia all’elefantino e alla sua mamma. L’attore Joseph Gatt ha infatti dichiarato: “Tutti vedono Dumbo come questo adorabile pachiderma dalle orecchie grandi. È molto dolce, ha gli occhioni, le ciglia lunghe… Beh, il mio personaggio lo vede bene come un trofeo da sfoggiare appeso al muro”. Il film di Tim Burton quindi esplorerà anche il tema animalista, come evidenziato anche dalle prime recensioni dei critici americani.