Il prossimo 3 novembre arriverà nei cinema italiani Eternals, atteso terzo capitolo della Fase 4 del Marvel Cinematic Universe. Il film, diretto dalla regista premio Oscar Chloé Zhao, co-autrice anche della sceneggiatura, vede protagonisti Angelina Jolie, Richard Madden, Kit Harington, Salma Hayek, Gemma Chan, Kumail Nanjiani, Lia McHugh, Brian Tyree Henry, Lauren Ridloff, Barry Keoghan, Don Lee, Gil Birmingham e Harish Patel. In attesa di poterlo vedere sul grande schermo, il cinecomic Marvel è stato presentato in anteprima come evento speciale di chiusura della Festa del Cinema di Roma e di Alice nella Città.
La storia vede protagonisti eroi superumani noti come Eterni, inviati sulla Terra per combattere la minaccia dei Devianti, esseri mostruosi che si cibano di creature senzienti. Dopo aver ingaggiato contro i Devianti una lunga e dura battaglia, riescono finalmente a sconfiggerli. Il gruppo resta a vivere sulla Terra in attesa di essere richiamato sul proprio pianeta Olympia, ma le cose andranno diversamente poiché dopo secoli di pace saranno costretti a tornare in azione per combattere ancora una volta i loro nemici naturali. Ma non tutto è quello che sembra.
Portare sul grande schermo un film delle origini di un supereroe non è mai facile e la difficoltà aumenta se l’eroe in questione è un gruppo, oltretutto sconosciuto ai più come gli Eternals. Fortunatamente Chloé Zhao è riuscita a dare vita ad un film capace di introdurre in maniera convincente un nuovo supergruppo che sarà importante all’interno del futuro del Marvel Cinematic Universe. Merito è della sceneggiatura – scritta a otto mani da Chloé Zhao,Patrick Burleigh, Ryan Firpo e Kaz Firpo – che riesce a dare vita a un film corale dove i personaggi hanno ognuno il giusto spazio e una buona caratterizzazione. Stesso discorso per l’andamento della storia principale e delle trame secondarie, gestite al meglio. Compito non facile, contando il rischio di far prevalere uno dei personaggi sugli altri o di dare troppo spazio a trame accessorie.
La sceneggiatura racconta una vicenda lunga migliaia di anni e porta lo spettatore non solo agli albori della civiltà umana, mostrando il ruolo avuto dagli Eterni nella storia, ma anche a scoprire verità riguardanti il vasto universo Marvel che abbiamo iniziato ad esplorare e conoscere con i Guardiani della Galassia. Un continuo salto temporale che ci svela lentamente il passato dei nuovi eroi, e cosa li abbia portati sulla Terra per rimanerci.
Una vicenda in cui non mancano azione, combattimenti, l’immancabile ironia – che ben si amalgama nella storia e non risulta eccessiva come in altri film dell’MCU – e quel pizzico di romanticismo che non guasta mai. Allo stesso modo Eternals è anche e soprattutto la storia della riunione di una famiglia molto particolare, dove litigi e segreti sono parte integrante di un gruppo in cui nulla è come sembra.
Perché quelli di Eternals sono eroi sì immortali e con poteri sovrumani, ma pieni di difetti e fragilità. Il supergruppo guidato da Ajak, interpretata da Salma Hayek, oltre ai Devianti deve affrontare una battaglia ancora più ardua: i propri demoni interiori. Avere la vita eterna porta con sé riflessioni che danno vita a domande e dubbi a cui è praticamente impossibile dare risposta. Non bastano incredibili poteri per riuscire a trovare il proprio posto nel mondo.
Sersi, Ikaris, Kingo, Sprite, Phastos, Makkari, Druig, Gilgamesh, Thena e la loro guida Ajak non sono altro che la versione supereroistica dei bimbi sperduti di Peter Pan. Se è vero che da grandi poteri derivano grandi responsabilità, è altrettanto innegabile che questi portino in dote grandi problematiche. Esseri ultraterreni ma profondamente umani. Umanità incarnate in particolare da Sersi, la più sensibile tra gli Eterni, ed da Thena, personaggio fragile e danneggiato ma comunque potente, costretto a combattere anche contro la sua mente e i ricordi del passato. Un messaggio di inclusione che colpisce e che arriva forte e chiaro.
Il film pone inoltre l’accento sul tema del libero arbitrio e del rapporto tra uomo e dio, con il primo diviso tra la fedeltà e la libertà. Una libertà che può ottenere solo “uccidendo” il dio che si è giurato di seguire. Quella raccontata in Eternals quindi non è solo la classica vicenda di eroi contro villain, ma è la presa di coscienza di un gruppo di esseri che decidono da sé il proprio destino.
Altro punto di forza è la regia di Chloé Zhao, che ci ricorda il motivo del suo Oscar. La cineasta cinese non solo dirige al meglio un cast stellare, ma riesce a portare lo spettatore nel pieno dell’azione facendolo diventare osservatore privilegiato di una vicenda millenaria. Una regia capace anche di farci gustare al meglio gli scontri tra gli Eterni e i Devianti.
Il film però non è esente da difetti. Per quanto scorra velocemente e senza troppi momenti morti, alla lunga i 155 minuti di durata si fanno sentire, soprattutto nell’ultima parte caratterizzata dalla presenza di più finali. Inoltre non convince pienamente la motivazione che spinge il leader dei Devianti ad entrare in azione.
Il maggior difetto di Eternals però è la mancanza di mordente. Durante la visione si ha la perenne impressione che manchi qualcosa alla storia. Per quanto il tutto nel complesso funzioni, si sente l’assenza di quegli elementi capaci di rendere la storia veramente intrigante – alcuni colpi di scena sono facilmente intuibili – ed il film un prodotto capace di appassionare completamente. Nonostante la sensazione di incompletezza, il cinecomic non delude e riesce a divertire ed intrattenere. Come sempre non alzatevi dalla poltrona del cinema prima di aver visto le due scene extra.