Dal 17 Marzo, in tutte le sale italiane, arriverà Kung Fu Panda 3, il nuovo film della DreamWorks Animation e Oriental Animation distribuito dalla 20th Century Fox.
Noi l’abbiamo visto in anteprima, qualche settimana fa, e lo recensiamo qui per voi!
La DreamWorks è tornata.
In questi ultimi anni, fra seguiti disastrosi e progetti originali poco convincenti, gli studi di Katzenberg se la sono vista davvero brutta. Po, il Guerriero Dragone, è giunto nel momento migliore per salvarli. Merito anche dell’influenza della Oriental Animation (divisione cinese della DreamWorks creata per avvicinare il film alla cultura cinese), il terzo capitolo dedicato al panda che in Italia ha la voce di Fabio Volo risulta essere un film d’animazione degno di nota.
Mancante della classica (e banale) ironia dei film precedenti dello studio, in favore di una più elegante giocando sui caratteri dei personaggi che già conosciamo, senza stravolgerli in alcun modo, Kung Fu Panda 3 incarna le caratteristiche che ogni seguito dovrebbe avere.
Inserendo nuovi personaggi è in grado ancora una volta di far crescere, senza snaturarlo in alcun modo, il protagonista, di mostrarci luoghi mai visti e raccontarci storie che non potevamo conoscere che sono tanto funzionali alla storia quanto allo sviluppo degli animali antropomorfi.
Più dei precedenti film, con i quali ci sono scarsi riferimenti in termine di storia, questo terzo capitolo ha in se il cuore della Cina, e non solo per la collaborazione già annunciata. Le ambientazioni si amalgamano perfettamente alle splendide musiche di Hans Zimmer e i temi che il film affronta, dalla discussa concezione di famiglia alla ricerca della propria strada, passando per il noto credere in se stessi fino al restare tali, crescendo, sono ben sviluppati nonostante il montaggio troppo rapido per la quantità di aspetti che si vanno ad affrontare, non creando sempre la giusta tensione.
L’attenzione, poi, va posta sugli effetti speciali usati che rendono le battaglie presenti nel film decisamente uniche, facendole allontanare dagli ormai diffusi incontri fra supereroi che ogni mese possiamo trovare in sala.
E infine, con un pizzico di nostalgia, vanno fatti i complimenti alle scene realizzate in animazione tradizionale che caratterizzano Kung Fu Panda 3 più degli altri capitoli.
Se la DreamWorks continuerà su questa strada molto presto potrà tornare a dar del filo da torcere agli altri studi d’animazione presenti a Hollywood. E, se i futuri progetti saranno in linea con questo film attuale ed educativo più di altri, non possiamo che esserne felici.