La sorte è stata favorevole al regista Peter Ramsey: negli ultimi anni ha vinto l’Oscar per il Miglior film d’animazione per Spider-Man: Un nuovo universo, un film osannato come rivoluzionario e ritenuto un nuovo punto di inizio per l’animazione per famiglie. Ma prima di diventare il primo afroamericano a vincere l’Oscar nella categoria animazione, Ramsey ha avuto la sua buona dose di difficoltà, e una di esse è stata il film Le Cinque Leggende, che ha diretto per la DreamWorks.
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La pellicola ispirata al libro di William Joyce ha segnato il debutto alla regia di Ramsey, e purtroppo anche il suo primo insuccesso: nonostante abbia guadagnato il doppio del budget di produzione, il film DreamWorks ha perso comunque 83 milioni di dollari diventando uno dei più grandi flop dello studio.
In una recente intervista a Comicbook, il regista ha affermato che gradirebbe tornare a lavorare con i personaggi de Le Cinque Leggende in un eventuale secondo capitolo, soprattutto perché la sua nuova esperienza lo porterebbe a evitare alcuni errori fatti con il primo episodio:
“Mi piacerebbe essere coinvolto di nuovo in qualcosa del genere, per il semplice motivo che ci sono molti aspetti che vorrei migliorare del primo film, cose che l’inesperienza o le circostanze non ci hanno permesso di fare. Mi piacerebbe molto. Vorrei lavorare con alcune di quelle persone di nuovo, avere una seconda chance con quei personaggi. Penso che se la meritino. Li adoro davvero. Quando lavori a qualcosa per tre anni, sviluppi un legame con questi piccoli personaggi immaginari. Diventano come la tua famiglia. E vorrei dare loro giustizia.”
Ramsey ha parlato in seguito della lezione imparata dal suo primo flop, sottolineando come Le Cinque Leggende lo abbia fatto crescere come artista:
“Questa esperienza mi ha insegnato veramente che puoi mettere tutto nel tuo lavoro, tutto il tuo cuore e tutta la tua anima, ma alla fine il risultato non dipende da te, e tu non sei soltanto una persona che ha lavorato o ha fatto una determinata cosa. Sei molto di più, ed è questo ciò che conta. Credo che questa lezione mi abbia aiutato ad andare avanti. Ci sono la tua famiglia, la tua storia: c’è molto altro oltre quel singolo lavoro che hai fatto una volta. Comprendere questo mi ha aiutato ad affrontare la tempesta e uscire illeso dall’altra parte”.
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