Dopo la diffusione del primo trailer, il regista Barry Jenkins – premio Oscar per Moonlight – ha risposto sui social ad alcune critiche su Mufasa: Il Re Leone, il prequel Disney in uscita a dicembre 2024.
Sembra che, come accaduto con il primo capitolo risalente al 2019, alcuni appassionati abbiano accusato i personaggi del film, realizzati in CGI fotorealistica, di essere “poco espressivi”, soprattutto se paragonati alle controparti del classico animato a mano. Certo, Mufasa è una storia originale, non si tratta di un remake, ma la critica è arrivata lo stesso al regista, il quale è stato accusato di “essersi venduto” alla Disney per lavorare a un progetto “senza anima”.
“Il Re Leone non è affatto senz’anima“, è stata la risposta di Jenkins sul suo profilo X. “Per decenni i bambini di tutto il mondo hanno guardato questo film e sperimentato il lutto per la prima volta, oppure hanno incontrato Shakespeare per la prima volta, in una miriade di lingue diverse. È stato un veicolo potente per l’empatia”.
“Quando ti avventuri in un mondo che esiste già, potrebbe essere facile presumere che non ti venga data alcuna libertà”, ha dichiarato poi a Empire. “Credo, invece, che il nostro compito sia creare quella libertà attraverso il nostro lavoro, e così è stato per questo film”.
Mufasa: Il Re Leone racconta, attraverso Rafiki, la leggenda di Mufasa alla giovane cucciola di leone Kiara, figlia di Simba e Nala, con Timon e Pumbaa che offrono il loro caratteristico spettacolo. Raccontata attraverso flashback, la storia presenta Mufasa, un cucciolo orfano, perso e solo fino a quando incontra un leone comprensivo di nome Taka, erede di una stirpe reale. L’incontro casuale dà il via al viaggio di uno straordinario gruppo di sventurati alla ricerca del proprio destino: i loro legami saranno messi alla prova mentre lavorano insieme per sfuggire a un nemico minaccioso e letale.
Il film uscirà in Italia il 19 dicembre 2024.
Fonte: Variety