Al Napoli Comicon 2016 abbiamo avuto il piacere di assistere all’anteprima italiana di The Boy and the Beast, la quarta fatica di Mamoru Hosoda che, dopo capolavori come Wolf Children e Summer Wars, torna al cinema con questa nuova storia.
Kyuta è un bambino senza genitori. Smarritosi per le vie di Tokyo, si ritrova in un universo parallelo dove incontra Kumatetsu, una creatura simile a un orso che lotta per vivere. Kumatetsu prende Kyuta sotto la sua protezione e gli insegna tutti i segreti dell’arte del combattimento. Ormai cresciuto, il giovane Kyuta torna a Tokyo mosso dal desiderio di riscoprire le sue origini. Lì scoprirà l’amore e una verità che non credeva più possibile…
Mamoru Hosoda, con il suo Studio Chizu, è probabilmente uno dei registi più interessanti nell’attuale panorama cinematografico giapponese. Esordì nel 2006 con La ragazza che saltava nel tempo, dove la storia tipica di vita di un’adolescente viene stravolta dalla scoperta preponderante di fantascientifici viaggi nel tempo. Anche Summer Wars vede la tematica adolescenziale legarsi a un thriller fantascientifico, mentre Wolf Children è un film sulla famiglia con innestata una vena paranormale. La caratteristica base di tutti i suoi film è questa contaminazione tra generi, che porta alla creazione di situazioni nuove, originali ed inconsuete. La crescita fisica e interiore dei personaggi però rimane il collante di tutte le storie, dove la maturazione dei protagonisti avviene sempre grazie a una squadra di personaggi secondari e co-protagonisti, mai scontati.
The Boy and the Beast non esce da questa logica. Parte come film scolastico/esistenziale, ma lo svolgersi degli eventi lo porterà prepotentemente verso il genere samurai/marziale. Queste due anime del film convivono tra loro le bestie protagoniste, a volte collaborando altre combattendo.
Il protagonista infatti è Kyuta, un ragazzo che si ritrova costretto fin da piccolo a sostentarsi, rinnegato e non accettato da chi dovrebbe curarsi di lui. Incontrando per caso Kumatetsu e seguendolo riesce ad entrare nel mondo delle bestie, di fatto evadendo dal mondo reale. Lo stacco netto tra i due mondi infatti è pieno di significati: dalla Tokyo contemporanea tecnologica e “fredda”, ci si ritrova catapultati in un mondo che sembra rimasto fermo in un passato mistico, con case che si arrampicano sulla collina, terrazze con giardini e mercati pieni di vita. Anche lo stacco di colori, toni e luci è netto, da colori freddi e spenti passiamo a toni caldi che sembrano richiamare le atmosfere mediterranee. L’evasione dalla realtà, che qui Hosoda rende “reale”, ha in sé un significato estremamente attuale. Kyuta bambino reagisce istintivamente alla situazione negativa fuggendo, e trova subito conforto in questo nuovo mondo che, malgrado non sarà subito buono con lui, gli darà comunque l’occasione di poter dimostrare quanto vale. Cresciuto però, si ritroverà a dover tornare nel mondo reale, ma come un esterno, uno sconosciuto. Sarà l’incontro con Kaede a ricucirlo con la sua vera realtà, ma dovrà combattere perché i due mondi non sono divisi, ma interagiscono tra di loro. I problemi del mondo umano si rispecchiano in quello delle bestie e viceversa, con Kyuta come collegamento. Sarà lui, aiutato da Kaede e Komatetsu a dover prendere in mano la situazione. Anche qui, Kyuta non è mai da solo, e ogni passaggio importante avviene perché chi gli sta vicino crede in lui.
Nei fatti, dai messaggi di accettazione, di mutuo aiuto, alla denuncia del bullismo e della freddezza della società, forse questo è il più politico tra i film di Hosoda. Emblematico il caso di Ichirohiko, che in poche scene riesce a dipingere quanti danni possa causa il non accettarsi per quello che si è veramente. Si può trovare tanto guardando in profondità questo film che, al di là della storia, tratta temi estremamente attuali e personali, di ognuno di noi, tradotti a immagini nel mondo che ha animato.
The Boy (Kyuta) and the Beast (Kumatetsu) ha dei piccoli problemi e punti deboli; la nascita un po’ banale del rapporto tra i protagonisti, un continuo cambio di registro e tono, ma rimane un piccolo capolavoro del suo genere e un inno a superare gli egoismi individuali.
Sicuramente da vedere!
Il film uscirà come evento speciale distribuito da Lucky Red tramite Key Films il 10 e 11 Maggio.