Il secondo incontro durante View Conference 2015 è stato con Steve Emerson, supervisore del reparto VFX presso gli studi LAIKA. Quest’anno la casa produttrice di film di animazione compie 10 anni e, per l’occasione, il panel di Emerson ha ripercorso un po’ le tappe del lavoro e dello sviluppo dell’animazione in stop motion dagli studios.
Le tappe significative di questo percorso sono tre: “Coraline e la Porta Magica”, “Paranorman” e “Boxtrolls: Le Scatole Magiche”. Una serie di filmati “dietro le quinte” hanno potuto svelarci il grosso lavoro che c’è dietro l’affascinante tecnica e le novità introdotte grazie al reparto in cui Emerson è supervisore. Se già in Coraline c’erano diversi elementi aggiunti in post produzione (per gli sfondi è stato spesso utilizzato il green screen, c’è stato bisogno di rimuovere i fili che sorreggevano pupazzi sospesi a mezz’aria e la split line sui voli, sono stati aggiunti elementi in animazione tradizionale come il fuoco), un uso più consistente della CGI è andato via via aumentando. Il processo di “sostituzione” di elementi o addirittura di personaggi con loro modelli e controfigure in computer grafica è però studiato a partire dal processo di realizzazione manuale dei pupazzi e degli elementi messi in scena. Questo tipo di tecnica è denominata Hybrid, perché appunto è una tecnica ibrida capace di creare infinita mondi. Ho avuto modo dopo il panel di intervistarlo.
La LAIKA sta investendo tempo e risorse nell’animazione in stop motion, una delle tecniche messe un po’ da parte dagli altri studi di animazione in favore della CGI. Pensi che in qualche modo LAIKA sia coraggiosa?
Assolutamente! È coraggioso fare questo tipo di film, quasi da pazzi! È quasi una forma di sadismo! I pupazzi devono essere animati in modo particolare e non avrebbe senso farlo senza una grande passione alle spalle. Per questo continuiamo a farla: è dispendiosa sia in termini economici sia proprio di fatica, ma ne vale la pena!
Finora la CGI viene usata solo come supporto. Ma anche nei lungometraggi in animazione tradizionali è stata inizialmente usata come supporto e poi ha finito per rimpiazzarla del tutto. Pensi che anche la stop motion corra questo rischio?
La CGI è sicuramente la principale tecnica impiegata per realizzare lungometraggi animati, ma non sarà l’unica perché la stop motion continuerà ad esistere! C’è gente che continua a farla. Il nostro studio si sta ingrandendo in tal senso: stiamo costruendo set più grandi, assumendo più animatori etc. La stop motion ha ed avrà sempre il suo gruppo di fan di nicchia.
Qual è il traguardo che intendi raggiungere con Hybrid?
Punto al fotorealismo: tutto ciò che viene creato viene sottoposto al computer a sequenze vengono eliminati tutti gli errori dalle immagini che vengono poi utilizzate nel film. Ci vogliono tempo e soldi per realizzarlo (per sottoporre ogni fotogramma al controllo del computer possono volerci anche 2-3 settimane), ma anche dai piani alti vogliono investire su questo.
Abbiamo già detto che la stop motion è una tecnica un po’ impopolare tra le case di animazione. Secondo te in LAIKA potrebbero nascere progetti diversi basati anche su altre tecniche oggi impopolari?
Non penso si stia progettando concretamente di cambiare rotta poiché in 10 anni si sono focalizzati sulla stop motion e sono intenzionati a lavorarci ancora. Ma non sarei affatto sorpreso se annunciassero di voler produrre uno o più film in CGI e perché no, anche in 2D!
La presenza di una componente artigianale nella realizzazione di un film in stop motion rende inevitabile la creazione di piccoli errori che aiutano a rendere piu affascinante il tutto. Non pensi che l’utilizzo della CGI farà venire meno queste piccole “preziosità”?
Il computer tende a produrre comunque cose perfette. E la tendenza è di rendere tutto quanto meno impreciso possibile. Ma il solo fatto di non abolire completamente la presenza di set e personaggi non digitali, fa sì che non si rinuncia a questi errori che fanno parte di quello che potremmo definire il fascino della stop motion. E spesso, proprio per questo, tralasciamo di correggerli volontariamente.
Ricordiamo che attualmente in LAIKA sono a lavoro su un nuovo progetto in stop motion dal titolo “Kube and the Two Strings”, in uscita nelle sale nel 2016