Dopo Birth by Sleep e l’iconico primo capitolo, continua il nostro recap della saga di Kingdom Hearts in vista dell’uscita del terzo attesissimo capitolo della serie. Seguendo la timeline della serie, è il momento del riassunto di Chain of Memories.
Kingdom Hearts Chain of Memories
Pubblicato su Game Boy Advance nel 2004, titolo apparentemente secondario, ma che svolge un importantissimo ruolo di ponte tra Kingdom Hearts e Kingdom Hearts II. La trama si suddivide in due blocchi principali i cui eventi avvengono in contemporanea: la storia di Sora e la storia di Riku. Per convenienza converrà esporle una per volta.
Storia di Sora
Ritroviamo Sora, Paperino e Pippo dove li avevamo lasciati, cioè mentre inseguono Pluto che ha in bocca una lettera di Re Topolino. Durante la notte, Sora viene avvicinato da una figura incappucciata che gli preannuncia che più avanti troverà qualcosa di cui ha bisogno. Insieme a Pippo e Paperino, il giovane Custode raggiunge quindi il Castello dell’Oblio e decide di entrarvi, spinto dalla sensazione che all’interno riuscirà anche a ritrovare Riku e Topolino.
Ad accogliere i tre vi è nuovamente la figura incappucciata che afferma qualcosa di criptico: «In questo posto, trovare è perdere e perdere è trovare». Insomma, sembra che per ritrovare i loro amici, i tre eroi debbano disfarsi di qualcosa. Inoltre, la figura incappucciata dà a Sora un mazzo di carte che gli permetterà di salire di piano in piano all’interno del Castello: ogni carta è creata sulla base dei ricordi del viaggio vissuto da Sora in giro per i mondi durante la sua prima avventura; i tre dovranno quindi visitare queste “copie” dei mondi per poter farsi strada tra i vari piani.
Ad un certo punto dell’avventura, Sora e compagni incontrano nuovamente la figura con il cappuccio, accompagnato stavolta da un altro uomo, con lo stesso cappotto ma dal volto scoperto, di nome Axel. Prima di affrontare Sora, Axel spiega al giovane che il Castello sarà in grado di riportare alla sua attenzione una serie di ricordi sepolti nel suo cuore e apparentemente dimenticati completamente. Sora batte Axel, il quale scompare, e continua la sua esplorazione.
Mentre continuano ad andare avanti, Pippo ha un’insolita illuminazione: gli sembra di ricordare di essere già stato insieme agli altri due amici all’interno di un castello. I tre ricordano di aver salvato Kairi in quell’occasione e che Sora era accidentalmente diventato un Heartless, tuttavia nessuno riesce a ricordarsi il nome del posto, La Fortezza Oscura. È qui che Sora e compagni realizzano il significato delle parole pronunciate dal tizio incappucciato all’entrata: per recuperare dei ricordi sepolti e apparentemente dimenticati, avrebbero dovuto perdere altri ricordi relativi al loro passato, anche recente.
I tre non sono troppo preoccupati di dimenticare cose importanti: la loro missione è di trovare Topolino e Riku e Sora ha con sé il portafortuna regalatogli da Kairi, cosa che gli impedirà di dimenticarla. Ma, continuando a salire, Sora inizia proprio a dimenticarsi di lei, ricordandosi però contestualmente di un’altra ragazza che viveva con lui e Riku alle Isole: le piaceva disegnare, i tre trascorrevano molto tempo insieme, ma un giorno lei scomparve misteriosamente.
Nel frattempo, in un’altra stanza, vediamo Axel in compagnia di altri due personaggi, Larxene e Vexen, anch’essi vestiti con lo stesso cappotto nero. I tre discutono e, dai loro discorsi, veniamo a conoscenza che sono tutti tra le fila di una Organizzazione che ha come scopo quello di testare la forza dell’Eroe del Keyblade. Pare inoltre che nell’Organizzazione stessa stia per essere messo in atto un golpe, orchestrato dall’uomo incappucciato, Larxene e da altri membri.
Anche Vexen e Axel sembrano far parte di questo complotto, benché il primo appaia più interessato a portare a termine un non meglio identificato esperimento. Larxene va ad affrontare Sora e, durante il combattimento, al ragazzo cade un oggetto simile al portafortuna regalatogli da Kairi. A quel punto Sora ricorda il nome della misteriosa ragazza che disegnava: Naminé. Larxene gli rivela che Naminé è tenuta prigioniera dall’Organizzazione nel Castello, così Sora si pone l’obiettivo di andare a salvarla.
Poco dopo i tre amici hanno un inaspettato incontro con Riku. Purtroppo la reunion non è delle più amichevoli, in quanto il ragazzo accusa Sora di essersi dimenticato di lui e di pensare ormai soltanto a trovare Naminé. Inoltre, stando alle parole di Riku, Naminé non ha alcuna voglia di incontrare Sora per qualche motivo collegato alla sparizione improvvisa della ragazza dalle Isole. Sora quindi inizia a maturare il sospetto di esserne responsabile, ma non riesce in alcun modo a ricordare cosa sia successo. Inaspettatamente Riku torna a indossare i vestiti che aveva nel primo capitolo mentre era posseduto da Ansem e attacca Sora intimandogli di tornare a casa, dicendogli che avrebbe badato lui a Naminé e rinfacciandogli nuovamente di non tenere a lui. I due si scontrano, Riku viene battuto e fugge via.
Assistiamo nuovamente a una discussione tra i tre membri dell’Organizzazione fino ad ora incontrati, durante la quale Larxene accusa Vexen che “il suo Riku” doveva scontrarsi con Sora, ma che non sembra essere riuscito pienamente nell’intento. All’improvviso fa la sua comparsa anche la figura incappucciata vista all’inizio, di cui finalmente vediamo il volto e scopriamo il nome, Marluxia. Questi accusa Vexen di aver fallito e gli intima di non deluderlo di nuovo. Veniamo a sapere inoltre che il comando del Castello e Naminé sono stati affidati a Marluxia personalmente dal capo dell’Organizzazione.
Vexen viene inviato ad affrontare Sora, perde in duello e, come i suoi colleghi dà al ragazzo una carta per proseguire. Questa però sembra essere particolare: «Una carta creata con tutti i ricordi chiusi nell’altro lato del tuo cuore», dice Vexen al giovane Custode. Confuso da queste affermazioni, Sora si avventura a Crepuscopoli, un mondo in cui è sicuro di non essere mai stato ma che per qualche motivo sembra essergli familiare. Qui il ragazzo incontra nuovamente Vexen, il quale cerca di far aprire gli occhi all’Eroe del Keyblade su qualcosa riguardante i suoi ricordi e questa fantomatica “altra parte” del suo cuore. Ma sopraggiunge Axel, incaricato da Marluxia di eliminare Vexen. Quest’ultimo viene colpito dal collega e si dissolve grazie un singolo schiocco di dita.
Sora torna nel Castello e sfida nuovamente Riku. Larxene sopraggiunge a fermare la battaglia e i nostri eroi fanno una nuova scoperta: il Riku incontrato, non è altro che un fantoccio, una replica creata da Vexen, l’esperimento al quale ogni tanto aveva fatto riferimento parlando con gli altri membri dell’Organizzazione; e i ricordi al suo interno erano stati creati da Naminé, che Larxene definisce una strega capace di manipolare (creare, sostituire, eliminare) i ricordi delle persone. L’Organizzazione ha quindi sfruttato Naminé per alterare i ricordi di Sora. Questi, però, decide ugualmente di salvarla, così affronta Larxene e infine Marluxia, sconfiggendoli definitivamente. Alla fine della storia, Naminé, pentita, si offre di aiutare Sora, Paperino e Pippo a riacquistare i loro ricordi: basterà dormire in una strana capsula per qualche tempo e tutto sarà ripristinato, ma i tre non ricorderanno niente di quanto accaduto al Castello dell’Oblio.
Altri avvenimenti importanti:
- insieme a Pippo e Paperino, Sora è sempre accompagnato dal Grillo Parlante, il quale tiene traccia di tutti gli avvenimenti che accadono durante l’avventura nel suo diario, il Grillario. Nell’addentrarsi nel Castello dell’Oblio, anche le pagine del Grillario relative alle avventure vissute nel primo capitolo della saga, diventano a mano a mano bianche;
- prima di essere chiuso nella capsula per ripristinare i ricordi, il Grillo decide di scrivere sul Grillario “Ringraziare Naminé”;
- la perdita di memoria non riguarda soltanto Sora, ma anche tutti quelli a lui legati, presenti o meno al Castello. Il processo di riacquisizione dei ricordi proposto da Naminé, però, permetterà anche a tutti gli altri di ripristinare correttamente le loro memorie;
- durante una delle discussioni, i membri dell’Organizzazione fanno più volte riferimento alle differenze tra avere e non avere un cuore.
Storia di Riku o Reverse/Rebirth
Lasciato nel Reame dell’Oscurità alla fine del primo capitolo, ritroviamo Riku addormentato in una sorta di limbo collocato tra Luce e Oscurità. Il ragazzo aveva raggiunto quel luogo poco dopo aver chiuso la porta di Kingdom Hearts e si era messo alla ricerca del Re. Una voce, quella di Ansem, inizia a parlargli e gli spiega che non riuscirà mai a liberarsi delle tenebre nel suo cuore. Per permettergli di scoprire alcune verità su sé stesso, l’Heartless lo teletrasporta nel Castello dell’Oblio.
Bisogna precisare che, a differenza di Sora, il viaggio di Riku si svolgerà all’interno dei sotterranei del maniero. Qui il giovane Custode incontra Ansem, che tenta nuovamente di convertirlo all’Oscurità, ma la Luce di Re Topolino interviene durante lo scontro salvando il ragazzo. Ansem però, prima di congedarsi, deposita comunque nel cuore di Riku un pizzico di Oscurità, asserendo che il giovane prima o poi sarà costretto a servirsene.
Nel frattempo facciamo la conoscenza dei membri dell’Organizzazione che amministrano i sotterranei: il già noto Vexen, capo di questo manipolo, Zexion e Lexaeus. Zexion riesce a percepire la presenza di Riku all’interno del Castello, e Vexen, da scienziato, si rende conto che il ragazzo è stato teletrasportato lì perché il suo cuore e quello di Sora sono legati. Inoltre scopriamo che Vexen non fa assolutamente parte del complotto ordito da Marluxia per tradire l’Organizzazione, ma che anzi intende sabotarlo, e per farlo vuole servirsi di Riku: tramite questi infatti, Sora sarà fermato e così anche il piano di Marluxia.
Vexen decide di affrontare Riku, in modo da poter raccogliere abbastanza dati per creare la replica incontrata durante la Storia di Sora. Ma una volta creato, Riku Replica finirà per combattere anche contro il vero Riku, nel tentativo di convincerlo ad abbandonarsi all’Oscurità.
Lexaeus ha un’idea: anziché servirsi della Replica per fermare Sora, il tradimento potrebbe essere fermato dal vero Riku, che è in effetti a loro disposizione. Così il guerriero decide di andare ad affrontarlo, ma, dopo averlo inizialmente soggiogato, ne cade vittima quando il giovane Custode decide di utilizzare l’Oscurità presente nel proprio cuore. Il grande passo compiuto da Riku consiste nel riuscire a dominare questa forza, senza per questo risultarne corrotto. Il giovane riesce anche a scovare Zexion e affrontarlo, tuttavia questi riesce a scappare. Axel però raggiunge il collega e insieme a Riku Replica lo elimina definitivamente.
Riku continua a muoversi nei sotterranei del Castello e, finalmente, incontra Topolino, con il quale era riuscito a parlare soltanto a distanza. I due poi si imbattono in una figura misteriosa dal viso avvolto in una benda rossa, che lascia intravedere soltanto la bocca e un occhio arancione. Costui, DiZ, confessa di aver tenuto d’occhio il ragazzo durante tutta la sua permanenza all’interno del maniero e gli indica la strada per incontrare Naminé.
Tuttavia, prima di andare avanti, Riku si ritrova nuovamente ad affrontare la propria Replica, ormai consapevole di essere soltanto un burattino programmato da qualcun altro e di non avere un cuore. Il giovane Custode lo sconfigge ponendo fine a questi turbamenti e riesce ad incontrare Naminé. La ragazza gli mostra la capsula dove Sora sta dormendo e gli spiega tutto ciò che è accaduto all’amico. Gli propone inoltre di sottoporsi alla stessa procedura in modo da poter finalmente sbarazzarsi di tutta l’Oscurità presente nel suo cuore. Riku tuttavia decide di affrontare Ansem. Per impedire che altri membri dell’Organizzazione possano mettersi sulle tracce di Riku e Topolino percependone le auree, DiZ regala ai due Custodi del Keyblade due cappotti neri uguali a quelli indossati dagli antagonisti all’interno del Castello.
Riku affronta Ansem e, sconfiggendolo, mette la parola fine sulle proprie questioni in sospeso con l’Oscurità presente nel suo cuore. Così, insieme a Topolino, può finalmente lasciare il Castello. Ma lungo la strada, i due si imbattono nuovamente in DiZ il quale li pone davanti a una scelta: «Tra la strada per la Luce e quella per l’Oscurità». Riku afferma che nessuna delle due fa per lui e che è intenzionato a percorrere quella di mezzo:
Diz – «Vuoi dire quella del crepuscolo per il calar della notte?».
Riku – «No. È la via per l’alba».
Altri avvenimenti importanti:
- DiZ definisce i membri dell’Organizzazione come “Nessuno”. Il concetto verrà chiarito più avanti e sarà centrale ai fini di Kingdom Hearts 358/2 Days e Kingdom Hearts II;
- nello scontro “politico” all’interno dell’Organizzazione tra fedelissimi e traditori, Axel ricopre il ruolo di doppiogiochista in favore dei primi: egli infatti uccide Vexen per guadagnare la fiducia di Marluxia; quest’ultimo allora gli affida la custodia di Naminé, dandogli la possibilità di lasciarla fuggire e mandare in fumo il piano dei traditori. In questa catena di eventi soltanto l’uccisione di Zexion sembra fuori luogo, superficialmente necessaria perché Riku Replica si potenzi in vista dello scontro con il vero Riku. La verità dietro questo assassinio verrà spiegata successivamente;
- a tal proposito, Axel è l’unico dei sei membri dell’Organizzazione inviati al Castello dell’Oblio a restare in vita.
Concludiamo quindi anche il riassunto di Chain of Memories. Ormai ci siamo, il 29 gennaio è sempre più vicino: appuntamento a lunedì per ripassare le vicende avvenute nel commovente Kingdom Hearts 358/2 Days.