Manca ormai poco all’uscita al cinema del live action di Dumbo di Tim Burton, e dall’America iniziano ad arrivare le prime reazioni della stampa che ha già avuto modo di vedere il film.
Le recensioni “a caldo” sono generalmente positive, addirittura definendo Dumbo il miglior film di Burton da diversi anni a questa parte. Molti critici hanno lodato i numerosi elementi di novità rispetto al classico e sottolineato come Dumbo non sia soltanto un remake ma anche una sorta di sequel, esplorando anche le storie dei personaggi umani attorno all’elefantino protagonista.
In Italia lo vedremo al cinema dal 28 marzo.
Le opinioni dei critici su Dumbo di Tim Burton
Peter Sciretta di Slashfilm: “Dumbo mi è piaciuto molto. Fantastici l’art direction e il production design, il film ha anche un sorprendente e necessario messaggio a favore dei diritti degli animali. Uno dei migliori live action diretti da Tim Burton negli ultimi anni. A differenza di molti adattamenti Disney, è nella posizione unica di essere al 35% un remake e al 65% un sequel, il che è molto interessante”.
Courtney Howard di Variety e TheWrap: “Dumbo ha un sorprendente messaggio animalista inserito in un elusivo e rivoluzionario discorso su un gruppo di outsider che prendono le redini di un establishment. L’estetica lascia a bocca aperta, è bellissima e meticolosa. L’elefante in CGI è assolutamente adorabile”.
Chris E. Hayner di Gamespot: “Mi è piaciuto davvero molto Dumbo. È un film bello e inusuale, con protagonista un elefante fatto al computer ma con tanto cuore. È anche una storia piuttosto semplice, perciò non aspettatevi molta profondità nei personaggi. Ma mi sono comunque divertito tantissimo e penso che sia il miglior di Tim Burton da molti anni”.
Ma ci sono anche i commenti negativi…
Tom Jorgensen di IGN: “Ho visto Dumbo la scorsa settimana. Visivamente è molto bello, Michael Keaton regala una performance davvero divertente e il cucciolo di elefante è adorabile; nonostante ciò il film non ti coinvolge mai realmente come faceva l’originale. Le storie dei personaggi umani sanno di già visto e il tutto è un po’ deludente”.