Si prepara a tornare al cinema il Maestro dell’animazione italiana Enzo D’Alò, con il film Mary e lo spirito di mezzanotte, di cui vi avevamo già parlato in occasione della première al Festival del cinema di Berlino.
Secondo ComingSoon, l’ultima opera del regista de La Gabbianella e il Gatto (1998) e La freccia azzurra (1996) arriverà al cinema il 9 novembre 2023 per BIM Distribuzione.
La protagonista di Mary e lo spirito di mezzanotte è una ragazzina di undici anni, esuberante e dalla faccia tosta, con un’incontenibile passione per la cucina. Mary vuole diventare una grande chef e sua nonna Emer, con cui ha un rapporto davvero speciale, la incoraggia a realizzare il suo sogno. Ma ogni percorso ha i suoi ostacoli, anche imprevedibili, e affrontarli può diventare un’avventura. Mary inizia così un emozionante viaggio tra passato, presente e futuro, superando le barriere del tempo. In una incantevole Irlanda dai colori vivaci e paesaggi mozzafiato, quattro generazioni di donne avranno modo di confrontarsi e conoscersi profondamente.
Il film è liberamente tratto dal romanzo La gita di Mezzanotte di Roddy Doyle (Guanda), impreziosito dal design di Peter De Sève (L’Era Glaciale, Mulan, Alla ricerca di Nemo), dalle musiche di David Rhodes (La Gabbianella e il Gatto) e dal candidato ai Golden Globe e vincitore di un Emmy Award Brendan Gleeson, che presta la voce a Paddy, il padre di Mary.
Così il regista ha descritto Mary e lo spirito di mezzanotte ad Animation Magazine:
“Il tema principale del libro è delicato e difficile da descrivere perché ha a che fare con il lutto. All’inizio, l’idea di parlare di un tema così complesso mi ha un po’ scoraggiato. Ma la forza dei personaggi principali mi ha convinto a raccontare questa bellissima storia di famiglia, in cui quattro generazioni di donne intrecciano un dialogo tra passato e presente, dove le personalità di ognuna di loro acquisiscono sempre più valore e peso man mano che si consolida il profondo legame che le unisce.
Non l’ho pensata come una fiaba, perché volevo raccontare il cerchio della vita con sincerità. Volevo parlare dei momenti cruciali di crescita che ognuno si trova a vivere. Il concetto del lutto è trasversale, così ognuno di noi potrà identificarsi in una delle diverse età dei personaggi principali, che si vogliono molto bene, ma si scontrano anche l’una con l’altra – con la fantastica ironia di Roddy Doyle – in un conflitto generazionale in cui tutti gli spettatori potranno rivedersi”.